Il dr. Mario Fantini ricostruisce, nella
intervista rilasciata a La Tribuna Sammarinese, la vicenda del
sequestro di 2,6 milioni di euro durante il trasporto dalla filiale della Banca d’Italia di Forlì alla sede della Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino. Trasporto effettuato su disposizione del Monte dei Paschi di Siena.
‘Presso
Banca d’Italia era
aperto un conto corrente
utilizzato dal Monte Paschi
per questo tipo di
operatività e , ovviamente,
la Vigilanza conosceva
perfettamente i beneficiari
effettivi. Si trattava
di conti interbancari e
il riferimento agli istituti
che commissionavano le
operazioni era immediato’.
‘Forse i problemi sono
nati con le nuove regole
antiriciclaggio che
imponevano l’identificazione
materiale dei reali
beneficiari?’
‘I reali beneficiari
non sono mai
cambiati.
I contanti erano
necessari per garantire
l’operatività alla Cassa,
ma così come noi tutte
le altre banche sammarinesi
e italiane, fanno
altrettanto, non c’è
alcuna differenza’.