Firma Italia – San Marino. Antonella Mularoni a Fixing

Firma Italia – San Marino. Antonella Mularoni a Fixing

Loris Pironi, San Marino Fixing, realizza un’intervista al Segretario agli Esteri, Antonella Mularoni, incentrata sulla firma ormai prossima degli accordi tra Italia e San Marino.

 

Ha qualche rimpianto per qualcosa che non siete riusciti a fare
con il Ministro Tremonti? C’è qualche responsabilità di San Marino che
ha impedito un dialogo sereno in questi anni?

“No, nessun rimpianto. Personalmente ho cercato di gestire nella
maniera migliore i rapporti sia con il Governo italiano attuale, sia con
il precedente. Il fatto è che se hai interlocutori con cui parlare i
problemi si possono risolvere, se invece hai davanti qualcuno che non ti
manifesta quali sono le sue difficoltà, allora è tutto più difficile.
Sapevamo sin dall’inizio della legislatura che si partiva con un gap da
colmare e il lavoro è stato molto impegnativo su molti fronti. Dal
Governo Monti ci attendevamo quello che è arrivato e cioè la
disponibilità a valutare serenamente ed obiettivamente le riforme
attuate da San Marino in questa legislatura. Personalmente, pensando a
quanta strada abbiamo fatto, non ho rimproveri per cose che avremmo
dovuto fare e non abbiamo fatto o, peggio – come ha scritto qualcuno –
per cose che ci avevano detto di fare e che invece avremmo ignorato.
Ribadisco che le presunte cose che non avremmo voluto fare esistono solo
nella mente di qualcuno”.

Lei ha detto che questa firma è un passaggio indispensabile verso
l’uscita dalla black list. Di fatto per tornare in lista bianca
basterebbe, o sarebbe bastata, una semplice comunicazione del MEF.
Dunque il discorso è puramente politico, in questo senso.

“Come è stato chiarito nella lettera del Premier Monti, così come
negli incontri che abbiamo avuto con il Ministero delle Finanze,
l’intenzione italiana è quella di legare l’uscita dalla black list alla
ratifica degli accordi bilaterali. Da parte nostra contiamo di giungere
alla ratifica del pacchetto dei quattro accordi entro luglio. E se le
amministrazioni italiane, in particolare quelle legate alle materie
finanziarie in questione, garantiranno un riscontro positivo – e noi
faremo tutto il possibile da parte nostra affinché sia così – l’uscita
dalla black list potrebbe giungere in tempi piuttosto brevi. Questo è
ciò che ci è stato garantito verbalmente”.

Che genere di accordo andrete a firmare il 13 giugno?

“Si tratta di un Protocollo aggiuntivo che adegua agli standard OCSE
2005 il testo che Italia e San Marino firmarono nel 2002 e mai
ratificarono. Contestualmente si ratificheranno anche il già citato
accordo del 2002 e i due testi sottoscritti nel 2009 in materia di
cooperazione economica e di collaborazione in materia finanziaria”.

E cosa cambierà per San Marino dopo la ratifica?

“Intanto si giungerà a chiarimenti importanti sul funzionamento della
tassazione. Fino ad ora non c’era nulla di giuridicamente vincolante a
cui fare riferimento, dopo avremo una base giuridica che va a stabilire
quale parte di imposta va corrisposta a uno Stato e all’altro. Ed è
fondamentale per noi, anche perché offre regole certe per gli
investitori, quelli che già sono qui e quelli che possono arrivare. Poi
non dimentichiamoci che contestualmente entrerà in vigore anche
l’accordo di cooperazione economica, con tutte le ricadute che può
portare. Per San Marino è fondamentale aver recuperato finalmente un
rapporto di fiducia. Ora dovremo essere capaci di usare questi accordi
in maniera intelligente e lungimirante”.

 

Guarda Accordo fra  San Marino ed Italia sulla doppia imposizione

Guarda Protocollo Aggiuntivo 1

Guarda Protocollo Aggiuntivo 2

Guarda Allegato B, modifiche alla convenzione

 

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