La Fitch assegna alla Repubblica di San Marino un rating sul debito a lungo termine (IDR) di “AA” con Previsione Stabile e un tetto nazionale di “AAA”
La Fitch Ratings di Londra, l’agenzia internazionale che analizza i debiti a lungo termine e valuta la capacità di Paesi, società private, banche, ecc. di far fronte ai rischi, ha assegnato alla Repubblica di San Marino un punteggio di affidabilità sul debito a lungo termine di “AA”, con Previsione Stabile, un rating sul debito a breve termine di “F1+” e un Tetto Nazionale di “AAA”. Lo ha reso noto la stessa Fitch Ratings anticipando il suo rapporto, che sarà consegnato a breve alle autorità sammarinesi, approvato il 24 settembre scorso in seguito alla visita effettuata a San Marino in luglio.
Il Governo esprime piena soddisfazione per il risultato certificato dalla Fitch che conferma l’affidabilità del sistema economico-finanziario sammarinese. L’agenzia evidenzia anche aspetti suscettibili di maggiore attenzione e di interventi volti a garantire la tenuta della competitività in ambito internazionale. Indicazioni che il Governo intende tenere nella debita considerazione per sostenere la spinta positiva.
In particolare la Fitch evidenzia che il rating sovrano sammarinese è “sostenuto da un alto PIL pro capite, da una forte crescita economica e dal successo delle autorità nel tenere sotto controllo la finanza pubblica”. Il contenimento dei salari nel settore pubblico – nota l’agenzia – ha portato nel 2006, per il quarto anno consecutivo, ad un avanzo di bilancio. Come ha sottolineato l’Amministratore Delegato del Sovereigns Group, Brian Coulton, uno degli analisti della Fitch, “la determinazione delle autorità nel tenere sotto controllo la finanza pubblica è lodevole – la Fitch prevede costanti avanzi di bilancio per il periodo 2007-2009 –“, mentre il debito pubblico rimane fra i più bassi tra i paesi a cui la Fitch ha assegnato un rating sovrano e la posizione di liquidità pubblica è buona. “Tali fattori forniscono un sostegno determinante ad un piccolo paese enclave come San Marino”.
Secondo la Fitch, “l’economia sammarinese ha beneficiato ampiamente del proprio settore bancario, che nel 2002 ha reagito bene ad una fuoriuscita di depositi esteri e che sta ora contribuendo in modo significativo alla crescita del PIL ed alla diversificazione economica. Le banche sammarinesi si sono riposizionate per fornire servizi di private banking di alta qualità, sia a livello nazionale che estero, sostenute dal segreto bancario e da un favorevole contesto fiscale”. La Fitch ritiene comunque che, per mantenere nel tempo la competitività delle banche sammarinesi rispetto ad altri paesi occorra un costante adeguamento della legislazione agli standard internazionali.
La Fitch rileva ancora la solidità delle finanze pubbliche: dal 2003 – annota infatti – sono stati registrati attivi di bilancio, con un surplus nel 2006 pari all’1,9% del PIL, mentre il debito pubblico lordo, pari al 3,6% del PIL, è tra i più bassi fra i paesi valutati, ai quali la Fitch ha assegnato un rating sovrano.
Un’ultima considerazione è riservata ai miglioramenti in corso nella struttura di vigilanza finanziaria, importanti dal punto di vista del credito, – come sottolinea la Fitch – in considerazione del volume del settore bancario e del suo ragguardevole contributo alle entrate fiscali. I rischi nel settore bancario, legati anche all’andamento o alle eventuali turbolenze del mercato finanziario internazionale, possono essere tenuti sotto controllo dal costante rafforzamento dell’attività di vigilanza attuata dalla Banca Centrale di San Marino.
L’UFFICIO STAMPA DEL CONGRESSO DI STATO
San Marino, 3 ottobre 2007