E’ passato un anno dal referendum con cui la cittadinanza ha votato a favore dell’abolizione di un Decreto Legge emanato dal Governo che andava a minare tutta una serie di garanzie introdotte nella legge 191/2011, rendendo di fatto quasi impossibile una gestione diretta pubblica delle risorse del secondo pilastro pensionistico (FondISS).
In questi 365 giorni la Segreteria di Stato per la Sanità non ha fatto nulla per tradurre in azioni concrete la volontà popolare ed al contrario si è posta sin dall’inizio nell’ottica subdola del raggiramento del risultato referendario, senza mai formalizzare una reale posizione nonostante le nostre ripetute sollecitazioni come movimenti sostenitori dei comitati promotori.
Sin da subito ci siamo posti in ottica propositiva per fare in modo che la volontà popolare venisse rispettata e che il Fondiss fosse gestito con oculatezza, trasparenza e negli interesse dei contribuenti.
Abbiamo accettato di partecipare al tavolo di confronto proposto dalla Segreteria di Stato alla Sanità con questi punti fermi e abbiamo avanzato proposte concrete e una visione complessiva diversa della gestione dei fondi che, purtroppo, è stata snobbata: un progetto per realizzare una Società di gestione pubblica accentrata delle risorse di tutti i fondi pensionistici e sociali che garantisse trasparenza, sicurezza, rendimenti, efficienza e soprattutto che persegua gli interessi della collettività. Tutto questo nel rispetto della volontà degli 11.000 cittadini che hanno votato Sì.
Durante l’incontro pubblico di martedì 26 maggio ore 21:00 alla sala della casa del Castello di Serravalle presenteremo pubblicamente la nostra proposta, per dimostrare che è possibile rispettare il risultato referendario, che è possibile (e auspicabile) una gestione pubblica e trasparente e che le alternative per investire al meglio i nostri fondi pensione e sociali esistono. Basta volerle.
RETE – Civico 10 – Sinistra Unita