Gabriele Gatti, conferenza stampa. Resoconto Agenzia Dire

Gabriele Gatti, conferenza stampa. Resoconto Agenzia Dire

G.GATTI VUOL QUERELARE ANTIMAFIA PER ABUSO POTERE 

  “CARTE TRIBUNALE DIMOSTRANO GRAVI VIZI PROCEDURALI COMMISSARI”

 

 I commissari hanno creato “un  polverone dal nulla”, tanto da far sorgere il dubbio che a  muoverli sia stato un fine secondario. Per Gabriele Gatti,  consigliere storico del Pdcs ed ex Capitano Reggente tirato in  ballo dalla commissione consiliare d’inchiesta antimafia, “troppo  gravi” sono i vizi procedurali che hanno portato alla sua  condanna politica “solo a un mese dalle elezioni”.
     In un incontro con la stampa, lo scudocrociato di lungo corso  da’ aggiornamenti sullo sviluppo dell’esposto per diffamazione  presentato nei confronti dei testimoni “omissis”. Sulla base  delle loro dichiarazioni i commissari hanno infatti “inventato  una favola completamente sbagliata”, sostiene. E di cui ora  chiede conto per verificare “se c’e’ stato abuso di potere”.   Gatti assicura infatti che, una volta acquisite tutte le carte  richieste dal tribunale, non fara’ sconti a nessuno degli otto  consiglieri della commissione, tanto meno alla presidente Anna  Maria Muccioli, sua compagna di partito.
     Dalle pagine, per altro poche, al momento consegnate dal  commissario della Legge Laura Di Bona, al suo legale, Filippo  Cocco, assicura che “non e’ emerso nessun elemento” probante  della presunta familiarita’ con il clan Vallefuoco. Il fatto e’  talmente grave, lamenta il consigliere, che “i componenti della  commissione d’inchiesta dovrebbero essere depennati dalle liste  dei candidati”.  Forte della documentazione  consegnata dal tribunale, Gatti smonta pezzo per pezzo  l’attivita’ della commissione d’inchiesta che lo riguarda. “A  livello di procedure e’ stata uno scandalo- insiste- e ora mi  chiedo se ci sia dolo, se e’ stato costruito qualcosa per  danneggiare qualcuno”. Non solo e’ mancato il contraddittorio,  sostiene, ma tutto l’impianto accusatorio si basa sulle  dichiarazioni di due testimoni, per altro “non attendibili”, che  non sono state verificate. “Dicono che mi hanno visto a cena o a  fare jogging con questa persona- prosegue Gatti- ma ci sono  elementi circostanziali che avrebbero dovuto essere provati”.
  E ancora: “Si ha l’impressione che nella relazione i commissari  abbiano preso alcuni dati e tralasciati altri in modo  strumentale”, e cio’ comporta “responsabilita’ molto gravi”.      Uno dei due testimoni che lo incastrerebbero e’ Roberto  Zavoli, che “ha una mandato di cattura in Italia- spiega- ed e’  stato denunciato anche dall’avvocato Maurizio Proietti per le sue  affermazioni”. Del secondo testimone non fa il nome, su richiesta  del magistrato, ma rivela che non e’ sammarinese e di non  conoscerlo: “Ha fatto affermazioni completamente false”.  Insomma, le mancanze procedurali dei  commissari farebbero emergere una strategia intenzionale per  arrivare al coinvolgimento di Gatti. Che non la manda a dire al  presidente della commissione: “Anna Maria Muccioli e’ avvocato,  ha lavorato per l’avvocatura di Stato e dovrebbe capire di  diritto”. Aver sottoscritto una tale relazione dimostra “o che e’  in malafede o che e’ un’incapace”.
     E ancora: “Certe persone si dovrebbero vergognare, ammettere  gli errori e fare un passo indietro”. E riferendosi a tutti i  commissari che si sono ricandidati per le elezioni dell’11  novembre lancia un monito ai suoi concittadini: “Come i  sammarinesi possono essere governati da persone che si ergono da  censore e hanno commesso questi reati?”. Il legale di Gatti,  Cocco, chiarisce quindi che al momento, il magistrato ha  consegnato pochi fogli degli elaborati dei commissari: al giudice  resta la facolta’ di valutare quali, tra tutti, sono i documenti  rilevanti rispetto alla denuncia del consigliere e di consegnarli  di volta in volta. “Per quanto a nostra conoscenza- puntualizza-  si tratta di testimonianza ‘de relato'”,  indiretta.
     “Nostra intenzione e’ compiere una verifica legittima sul  percorso seguito dalla commissione, se e’ stato proceduralmente  corretto”. Per questo, attende di avere i verbali integrali delle  dichiarazioni dei testimoni. Al momento, “quello che vedo-  ammette- mi lascia in zona di sospensione, le conclusioni dei  commissari paiono deduttive”. Lo stesso legale, rispondendo ai  cronisti, assicura infine che Gatti non ha ricevuto avvisi  giudiziari all’indomani della pubblicazione della relazione.

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