Giampiero Boschetti CBR su Aeradria

Giampiero Boschetti CBR su Aeradria

Dichiarazioni come quelle apparse quest’oggi su un quotidiano locale da parte del neo commissario dell’aeroporto, Renato Santini, oltre a lasciare parecchio sconcertati, rischiano di peggiorare ulteriormente nella forma un quadro complessivo già preoccupante nella sostanza.

Al di là delle valutazioni sulla sentenza di fallimento, che non è nostro compito commentare e per il quale ci riserviamo di valutare le iniziative previste dalla legge fallimentare, a stupire è il giudizio sui creditori e sul ruolo avuto da questi nella redazione e nella presentazione del concordato in continuità aziendale. Il Dottor Santini non mostra timore nell’usare parole come ‘bluff’, ‘investitori interessati’; espressioni che rivelano un’opinione predatoria e vampiresca circa l’impegno di istituti, imprese e aziende riminesi nel salvataggio del ‘Fellini’. Santini, per legge, è oggi ad Aeradria, nominato dal Tribunale, non per le sue competenze in materia aeroportuale o per avere mai guidato un’infrastruttura di questo tipo. E’ lì per tutelare l’interesse legittimo dei creditori sulla base del disposto della legge fallimentare il cui spirito e pratica rimangono la garanzia prioritaria nei confronti dei creditori stessi. Quei creditori, nel caso dell’aeroporto di Rimini, che hanno speso soldi, lavoro e tempo per Aeradria ma hanno trovato la voglia e la passione, nel nome di un interesse più generale del territorio, di scommettere su un loro nuovo ruolo attivo nel rilancio dello scalo. Garantendo anche in questo ultimo periodo di crisi tremenda la tenuta per l’indotto economico e dei suoi posti di lavoro. Per questo ci saremmo aspettai invece che avesse fatto cenno al fatto che se oggi esistono le condizioni per l’esercizio provvisorio dello scalo, che dovranno essere accertate da Enac, (vedi anche e soprattutto i 2 milioni a cui lo stesso curatore fa riferimento) è grazie all’azione messa in campo dal nuovo CdA e dal nuovo managemant che gli stessi creditori hanno condiviso di insediare, altro che bluff. Così come il piano industriale e le condizioni di cui ha parlato il curatore e che garantirebbe l’esercizio provvisorie la piena operatività  fino a giugno non è forse quello costruite dallo stesso ultimo e nuovo CdA e dal Direttore, Direttore che lo stesso dott. Santini intende avvalersi per il prosieguo dell’attività .

A nostro avviso il curatore fallimentare dell’Azienda del quale siamo creditori dovrebbe mantenere la sobrietà del ruolo astenendosi da letture politiche o ricostruzioni improprie. Il Tribunale di Rimini, in applicazione della legge, ha disposto obbligatoriamente che ogni tre mesi il commissario riferisca ai creditori lo stato economico e funzionale della società, in un rapporto collaborativo e fiduciario. Confidiamo pertanto che non sia su questi toni che continuerà il rapporto.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy