Giorgio Costa, IlSole24Ore. Pace fra Italia e San Marino

Giorgio Costa, IlSole24Ore. Pace fra Italia e San Marino

IlSole24Ore

Il 13 giugno la firma del trattato sulle doppie imposizioni – Ratifica
attesa entro il 2012

Pace fra Italia e San Marino

Più
vicina l’esclusione del Titano dalla black list del nostro Paese

Riforma tributaria. Alla conclusione dell’iter il nuovo assetto normativo prevederà il reato di falsa fatturazione e di evasione fiscale

Giorgio Costa

In Arrivo. Dopo lunga attesa sta per essere firmato l’accodo contro le doppie imposizioni. A seguito della firma per la piena operatività dell’intesa  sarà
necessaria la ratifica da parte dello Stato italiano
.

Entro la metà del mese di giugno il Consiglio Grande e Generale
della Repubblica di San Marino (in pratica il Parlamento) approverà la riforma
tributaria. Tra le altre norme, dopo la falsa fatturazione, sul Titano verrà
penalmente sanzionato anche il reato di evasione e cesserà la
supertassa

per i frontalieri italiani che lavorano a San Marino
.

Entro il 2012 la repubblica di San Marino potrebbe uscire dalla black
list
italiana. Vedrebbe così la conclusione del percorso  da sempre
sinonimo di opacità finanziaria ma ora proiettato con decisione oltre questa
dimensione. Soprattutto dopo l’annuncio
arrivato ieri
dalla Segreteria di Stato per gli Affari Esteri e politici
della Repubblica di San Marino che il prossimo 13 giugno a Roma, presso il
ministero degli Affari Esteri, verrà firmato il protocollo
di modifica dell’accordo contro le doppie imposizioni fiscali
.

Si tratta di un protocollo di modifica dell’accordo firmato nel
2002 (ma mai ratificato) che adegua l’impianto normativo all’articolo 26
degli standard dell’Ocse 2005 in materia di scambio di informazioni.
“In pratica – spiega Antonella
Mularoni
, Segretario di Stato per gli Affari Esteri della Repubblica
di San Marino – si tratta di un sistema di regole per gli scambi di
informazioni perfettamente aderente alle regole Ocse e che dovrebbe
risolvere alla radice i problemi che in questi anni si sono succeduti
fra Italia e San Marino”.
E con la ratifica  dell’accordo che verrà firmato il 13 giugno
saranno automaticamente ratificati anche gli accordi siglati nel 2002
(cooperazione economica,
in effetti 31 marzo 2009, ndr) e nel 2009 (cooperazione  in materia finanziaria, in effetti collaborazione …, ndr) che non sono mai entrati in vigore in quanto vincolati all’ultimo tassello che riguardava, appunto, le doppie imposizioni.

E l’uscita dalla black list, a questo punto, è legata alla ratifica finale di questo accordo sulle doppi imposizioni che il governo sammarinese si augura possa avvenire entro il 2012. Che il clima tra Italia e San Marino stesse cambiando, del resto, era parso evidente già il 16 fabbraio scorso quando il premier italiano Mario Monti aveva scritto al Titano confermando l’apprezzamento degli sforzi fatti in materia di trasparenza fiscale e annunciando, “quanto prima possibile”, la firma dell’intesa contro le doppie imposizioni essendo dell’avviso che fosse giunto il momento di firmare un protocollo siglato a livello tecnico nel giugno del 2009. Del resto l’attività normativa in materia finanziaria e tributaria della Repubblica di San Marino nell’ultimo anno è stata davvero intensa.

Nell’agosto  scorso, infatti (si veda IlSole24Ore del 12 agosto 2011) il Titano aveva approvato la legge che consente lo scambio di informazioni fiscali con gli altri Paesi e, in particolare, con l’Italia. Punto cardine del nuovo impianto normativo l’impossibilità di apporre il segreto bancario alla richiesta di scambio di informazioni

Reazioni molto positive da parte dell’industria (anche se non mancano una lunga serie di cause che giustificano il rifiuto di assistenza). Poi da ultimo è stata approvata la legge che sanziona le false fatturazioni mentre entro la metà di giugno dovrebbe essere legge il reato di evasione fiscale nel più ampio contesto della riforma tributaria. ” Siamo sollevati perché questa firma sulle doppie imposizioni mancava da troppo tempo – spiega Carlo Giorgi, segretario generale della Industria Sammarinese  che rappresenta il cuore dell’attività produttiva locale con 300 aziende da oltre 6mila addetti e 2miliardi di ricavi – e rappresenta un punto di partenza importante per  relazioni proficue con la repubblica italiana. Adesso il nostro obiettivo è che si possa superare l’Intrastat   cartaceo del 1972 e avviarci verso il più moderno sistema informatizzato”

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