Giornata mondiale per la libertà di stampa.

Giornata mondiale per la libertà di stampa.

COMUNICATO STAMPA IN OCCASIONE DELLA
GIORNATA MONDIALE DELLA LIBERTA’ DI STAMPA

La Repubblica di San Marino celebra per la prima volta quest’anno la giornata mondiale della libertà di stampa con una serie di iniziative promosse dalla Segreteria di Stato per la Giustizia e l’Informazione che culmineranno nella serata di sabato 5 maggio con l’incontro pubblico “La libertà e l’informazione”, al quale parteciperanno professionisti illustri del settore.
Il 3 maggio di ogni anno è stato decretato giornata mondiale della libertà di stampa dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1993. Il tema del 2007 è dedicato alla sicurezza dei giornalisti. Celebrare la libertà di stampa oggi significa dunque, con rinnovata forza, manifestare solidarietà ai giornalisti imprigionati nei paesi con regimi totalitari, ascoltare quelli impegnati a raccontarci cosa succede nei territori di guerra e ricordare i giornalisti caduti sul lavoro, 82 nel 2006 e 24 nei soli primi 4 mesi del 2007. Fra questi è doveroso menzionare Anna Politkovskaja, giornalista russa uccisa il 6 ottobre scorso. Quando le chiedevano perché lottava e perché non smetteva di raccontare nonostante le continue minacce lei rispondeva “io non lotto per nessuna causa, sono solo una giornalista. E il compito del giornalista è semplicemente informare su quello che succede. Quando si sceglie una strada bisogna percorrerla fino in fondo”.
Fare il giornalista significa, oltre che intraprendere una professione, rendere un servizio alla democrazia e al paese oggi sempre più complesso: i media tradizionali sono in crisi, schiacciati da internet e free-press; i lettori sono in calo, preferiscono formati veloci, utili e vicini alle realtà in cui vivono; in diminuzione anche gli introiti della pubblicità, che fuggono verso internet e televisione.
In questo problematico contesto le testate giornalistiche tradizionali cercano di aggiornare il proprio prodotto con risultati positivi ma non sempre in linea con il mantenimento dell’informazione su elevati livelli. Una delle più gravi conseguenze della riorganizzazione delle testate in difficoltà è infatti il taglio delle spese del giornalismo investigativo a favore degli articoli di costume e di intrattenimento, meno costosi e di sicuro meno rischiosi da un punto di vista legale. Si assiste inoltre alla promozione di contratti di collaborazione con giovani ed entusiasti laureati che si protraggono per tempi più lunghi di quelli che dovrebbero, creando condizioni di precariato. Nel tentativo di avvicinare nuovi lettori, inoltre, si diminuiscono gli interventi di approfondimento in settori “pesanti” quali politica ed economia e si trasferiscono parte delle testate su internet con formati veloci e leggeri.
La Repubblica di San Marino non è esente dal trend in atto. Le piccole dimensioni del suo territorio e la giovane storia del giornalismo, inoltre, favoriscono le condizioni per ulteriori difficoltà: limitato bacino di lettori e telespettatori, difficoltà nel reperimento di notizie e mancanza di un quadro legislativo chiaro nel quale lavorare. Anche in considerazione di questi aspetti la Segreteria di Stato per la Giustizia e l’Informazione pensa sia cosa importante intervenire nel settore dell’informazione introducendo un quadro di regole certe in grado di sostenere quanti in questi anni, con passione e volontà, hanno intrapreso la strada del giornalismo in televisione, sulla carta stampata, via web.
Occorrerà innanzitutto riconoscere la professione di giornalista e promuoverne in ogni modo formazione ed aggiornamento, oltre a tutelarne i diritti lavorativi tramite l’istituzione di uno specifico contratto di lavoro, che riuscirà, più di altri interventi, ad aiutare i professionisti dell’informazione a tenere la “schiena dritta” di fronte alle continue pressioni di politica ed economia. Fondamentale sarà il raggiungimento del delicato punto di equilibrio fra diritto di cronaca e diritto alla privacy.
Occorrerà infine sostenere economicamente il settore dell’editoria, per disincentivare concentrazioni, garantire trasparenza nella proprietà delle testate, pluralità delle fonti e alti livelli di informazione, introducendo disposizioni normative anche per i nuovi media.
La Segreteria di Stato per la Giustizia e l’Informazione ha avviato un confronto ad ampio raggio con tutti i professionisti del settore e con gli organismi ad essi vicini per affrontare tutte le questioni sopra ricordate e giungere in tempi brevi ad un progetto di legge che possa contribuire a creare le condizioni per una informazione davvero obiettiva e plurale.

Segreteria di Stato per la Giustizia, i Rapporti
con le Giunte di Castello, l’Informazione e la Pace

San Marino, 2 maggio 2007

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