Giovani scrittori crescono! Bradipoteatar

Giovani scrittori crescono! Bradipoteatar

Giovani scrittori crescono!
Il sedicenne Giovanni Maria Zonzini, drammaturgo emergente sammarinese, vedrà il suo ultimo lavoro rappresentato per tre sere consecutive, da giovedì 26 a sabato 28 marzo, presso il centralissimo Teatro Elettra di Roma, a poca distanza dal Colosseo. Il dramma è stato selezionato per la fase finale del Concorso nazionale italiano ‘Diversamente stabili’, che partendo da ben 124 spettacoli presentati, ha ristretto la scelta finale ad un’èlite di soli sei concorrenti. Il gruppo organizzatore ha assegnato ogni drammaturgia a un regista che nulla aveva a che fare con l’autore o il testo, per creare degli spettacoli originali che potessero trarre linfa vitale dal reciproco confronto. Il Teatro della Colazione di Roma ha poi offerto ai registi spazi e organico per realizzare gli spettacoli, in scena fino a giugno per un week end al mese. Gli spettatori che assistono agli spettacoli, grazie alle loro votazioni decreteranno il vincitore del premio per la migliore regia e quello per la migliore drammaturgia. Una giuria qualificata assegnerà il premio per il migliore spettacolo, consentendo al lavoro più meritevole di essere inserito per una settimana nella programmazione della stagione teatrale 2015/16.
Lo spunto per dar vita a questo testo teatrale, è stata una piccola chicca nascosta della produzione di Bertolt Brecht, la poesia ‘Della infanticida Maria Farrar’, che è stata proposta a Giovanni e agli altri partecipanti al seminario intensivo di avviamento alla pratica professionale del teatro ‘Delle Arti e dei Mestieri’, durante la scorsa estate. Il seminario che verrà riproposto anche nel 2015, è stato condotto da Aleksandra Di Capua e Andrea Tamagnini, attori, registi e insegnanti della Scuola di Teatro Bradipoteatar, si è svolto in collaborazione con il Centro Sociale di Fiorentino, grazie al patrocinio e al contributo della Segreteria per le Politiche Giovanili. La poesia è stata affrontata come materiale di partenza per un’analisi drammaturgica e come base per delle improvvisazioni fisiche, testuali e vocali. Si può ben dire che stavolta, il topolino ha partorito una montagna, il testo teatrale ‘Processo all’infanticida Maria Farrar’, un ideale processo in cui una giovane donna che lavora in un’osteria si ritrova coinvolta in un processo, divisa tra il dibattito tra pubblica accusa, difesa e il giudizio dell’opinione pubblica, che velocemente forma una consapevolezza, emana la propria sentenza e altrettanto velocemente dimentica, senza dare all’imputata la possibilità di argomentare, preda del balletto macabro tra le parti in causa. Il testo è stato scelto con la seguente motivazione: ‘Il  giovanissimo autore, partendo dall’opera brechtiana, trasmette grande coscienza del tema, restituito con tecnica e stile brillanti’ ed è stato definito ‘un “kolossal in miniatura” le cui radici affondano nientemeno che nella poesia brechtiana!’. Il regista Francesco D’Atena che metterà in scena lo spettacolo ha specificato che “il giudizio morale che soppianta l’atteggiamento etico è il tema di questo spettacolo. In bilico tra realtà ed artificio e supportati da una robusta drammaturgia, racconteremo l’elaborazione del lutto nei tempi che corrono”.

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