Una conferenza pubblica a San Marino settimana prossima sull’abitare collaborativo.
“Questa parola inglese, ‘cohousing’, corrisponde alla espressione italiana, ‘abitare collaborativo’, rappresenta un nuovo modo di vivere e di abitare che include in sé, modelli di sostenibilità economica, ambientale e sociale – dichiara in una nota Orietta Ceccoli, presidente della Sums femminile -. Ad esempio, il silver cohousing (l’abitare collaborativo degli anziani) è un sistema di mutualità che potrebbe dare delle risposte ai crescenti bisogni degli anziani sammarinesi in aggiunta alle case di riposo e alle badanti. Parlare di silver cohousing sia in termini di idea, sia in termini di proposta progettuale, può diventare una strategia ed un mezzo (meglio se diventa una politica) per dare le risposte a 4 problemi attuali: la sostenibilità, la solitudine, la povertà, la collaborazione“.
Dalle crisi all’innovazione
“Le crisi e le emergenze attuali, economica, ambientale, climatica, democratica, impongono agli Stati, alle comunità e a noi cittadini sammarinesi di adottare maggiore razionalità e metodo nelle decisioni, maggiore responsabilità nei consumi, un uso più attento delle risorse naturali, territoriali e ambientali per mantenere la speranza e le opportunità di vita alle nuove generazioni – sottolinea il presidente della Sums femminile -. Oltre a creare comunità residenziali che collaborano, coabitano, condividono, cooperano insieme per obiettivi comuni, possiamo dare con talune innovazioni residenziali e comunitarie le risposte giuste alle necessità del risparmio energetico, al consumi responsabili, a modalità di relazioni umane che sono rivolte a dare sicurezza e benessere al singolo e al gruppo”.
E ancora: “Questo insieme di obiettivi li possiamo affrontare attraverso l’approfondimento dello stile di vita, l’abitare collaborativo, perché oltre a dare risposte al tema della sostenibilità, si potrebbe affrontare il problema della solitudine degli anziani coinvolti, il come risparmiare di fronte a una perdita di valore delle pensioni e nello stesso tempo applicare lo spirito della collaborazione di vicinato, specie per quei nuclei familiari, composti da una sola persona“.
“La Società femminile di Mutuo Soccorso sta riflettendo su questi temi della moderna mutualità e chiede alle proprie socie e soci, con la possibile collaborazione di altre organizzazioni anche di mutuo soccorso, di aprire un dibattito sul tema, in modo che dalla fase della idea, si possa anche pensare alla elaborazione di un progetto e alla sua realizzazione attraverso il contributo del privato con il pubblico. Non è utopia, è solo un semplice tentativo di affrontare le crisi attuali con l’innovazione dell’intelligenza e delle proposte”, rimarca la Ceccoli.
Modello abitativo-collaborativo con parole chiave
“Al fine di dare maggiore conoscenza del modello abitativo, presentiamo il modello attraverso l’impiego di parole chiave”, rimarca il presidente della Sums femminile.
Democrazia partecipativa
“Il dibattito sull’abitare collaborativo ci porta a capire che promuovere la partecipazione dei sammarinesi alla progettazione partecipata e collaborativa sugli spazi di appartenenza e di comunità, può rappresentare il piccolo passo verso l’introduzione della democrazia partecipativa, che i pilastri dell’economia civile di mercato teorizzano come salvaguardia dei cittadini rispetto ai processi di crisi e di emergenza della attuale modernità – asserisce Orietta Ceccoli -. Donne e uomini sammarinesi dovrebbero sperimentare per costruirsi la speranza del futuro”.
“Giovedì 15 febbraio, alle ore 17, la conferenza ‘Il Silver Cohousing (l’abitare insieme collaborativo) per la qualità urbana e sociale in terza età’. La Sums femminile ha promosso questa conferenza che avrà come relatrice Alfonsina Guidi e si terrà nella sede della Sums (via Tonnini n. 4). In contemporanea si potrà ammirare la mostra di due artiste, Daniela Renzi (scultrice del legno) e Consuelo Ricci (Pittrice). Partecipate a questi eventi significativi!”, dice infine la Ceccoli.
