Giuseppe Guidi presidente del Consiglio Centrale

Giuseppe Guidi presidente del Consiglio Centrale

Si è riunito ieri sera, presso la sala Sums, il Consiglio Centrale del Partito Democratico Cristiano Sammarinese, durante il quale è stato nominato il nuovo Presidente: l’imprenditore Giuseppe Guidi. Il Segretario del Pdcs, Pasquale Valentini, ha aperto la serata con un riferimento su come sta procedendo la vita del partito.

“Stiamo vivendo una nuova fase politica – ha detto Valentini – che si contraddistingue per due particolarità: da un lato, la chiarezza della nostra identità e la trasparenza nel metodo di lavoro che vede un grande coinvolgimento di tutta la base del Partito; dall’altro, un forte risalto dato alla capacità di progetto e di proposta, come elemento caratterizzante la nostra azione”. Il riferimento e i numerosi interventi che sono seguiti e che ne hanno sottolineato taluni aspetti, hanno messo in luce i primi effetti dell’opera di rilancio che è stata intrapresa. Infatti, dopo un periodo molto difficile, segnato dall’amarezza delle dipartite degli ultimi tempi, il PDCS, con il Consiglio Centrale del 12 giugno u.s., ha segnato il primo passo della ripresa. Il secondo poi è stato sicuramente la formazione del gruppo di coordinamento, insieme a Noi Sammarinesi, Alleanza Nazionale, ed i Popolari, avviando così quel percorso di aggregazione che ha fatto intravedere all’orizzonte la prospettiva di una coalizione chiara nei contenuti e coesa nelle volontà. La nascita del gruppo di coordinamento ha messo in movimento tutta la situazione politica, costituendo di fatto il primo serio tentativo di costruire quegli schieramenti che la nuova legge elettorale rende indispensabili. Inoltre tre sono i temi sui quali il coordinamento ha già posto la sua attenzione e che hanno catalizzato il lavoro di confronto: il primo riguarda la sanità e la sicurezza sociale, materia vissuta con trepidazione da tutta la cittadinanza, da affrontare con determinazione nonostante i tentativi di minimizzare messi in atto dalla maggioranza. Il secondo tema è quello dello sviluppo economico: senza una decisione su cosa voglia essere San Marino nel futuro, ha detto lo Studio Ambrosetti, ogni tentativo è destinato a fallire. Al contrario questa maggioranza sembra incapace di dare risposte: mentre è ancora sotto il ricatto della questione dei giochi, tutt’altro che chiusa, di fronte alle esigenze manifestate dai commercianti del centro storico, ad esempio, non ha saputo fare altro che incaponirsi sulla vicenda delle vetrine, fino a spingere i cittadini a scendere in piazza per chiedere rispetto. Il terzo tema riguarda la sostenibilità di questo sviluppo: tutto è cresciuto vertiginosamente negli ultimi anni, ma il Paese è rimasto fermo. Basti pensare alla crisi idrica, alla bassa sicurezza stradale, alla scarsa adeguatezza delle infrastrutture. Il Consiglio Centrale ha proseguito poi confermando pienamente anche la strada scelta per costruire l’alternativa a questo modo di governare, deleterio per il Paese: una collaborazione chiara e leale con le forze che hanno iniziato con noi un percorso di aggregazione. Ogni altra ipotesi, anche a fronte dei cambiamenti che possono accadere nella stessa maggioranza, non potrà che nascere all’interno del percorso che abbiamo avviato.

Il Consiglio Centrale dopo l’intervento del Segretario aveva proceduto alla nomina del nuovo Presidente . Le indicazioni, seguite alle numerose consultazioni dei giorni scorsi, sono andate in larghissima maggioranza sulla persona di Giuseppe Guidi in grado di riassumere in sé, per l’esperienza maturata e per i ruoli sociali ricoperti, sia l’esigenza di continuità con il rinnovamento che il Partito ha iniziato, sia quel radicamento indispensabile nella realtà sociale del nostro paese.

E la convergenza si è ampiamente confermata con la votazione: Giuseppe Guidi è il nuovo Presidente del Consiglio Centrale del Pdcs, con 77 voti su 78 votanti.

“Non so come dire grazie – ha esordito Guidi, visibilmente commosso – mi ricordo di questo Partito fin da quando ero bambino e mio padre mi portava ai comizi di uomini che ci mettevano addosso l’entusiasmo. Vedo le motivazioni giuste per fare un buon lavoro: ci impegneremo a mantenere lo stato di benessere dei cittadini, uno sviluppo sostenibile, la tutela e la sicurezza; interverremo a favore delle fasce più deboli e delle famiglie che hanno bisogno. Questo nuovo metodo di fare politica scelto dal Pdcs mi piace: il percorso di idee che sta facendo la democrazia cristiana è di centro, quando tutti ci tacciavano di essere conservatori. Sono felice di rivestire questo ruolo; farò il possibile anche se sono consapevole delle mie limitatezze, ma provengo da una famiglia che ha sempre coltivato questi valori”.

Ufficio StampaPARTITO DEMOCRATICO CRISTIANO SAMMARINESE

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