Daniela Malpeli di San Marino Oggi titola: Riaperto il dialogo tra il governo e l’Anis / Confronto
su scambio di informazioni, Iva, Europa, fisco e criminalità
Dopo aver
ricevuto 11 lettere in cinque mesi, il governo apre al dialogo con l’Associazione nazionale
degli industriali (Anis). È con viso disteso che i vertici dell’associazione
convocano la stampa per raccontare l’esito dell’incontro con una delegazione del
congresso di Stato, che si è tenuto ieri mattina.
I segretari al Turismo Fabio Berardi,
al Lavoro Francesco Mussoni, all’Industria Marco Arzilli e alle Finanze
Pasquale Valentini si sono seduti al tavolo con Anis che ha avanzato le proprie
richieste.
Nessuna pietra miliare nell’incontro di ieri, ma gli industriali
plaudono ad un atteggiamento “più propositivo e più concreto” da
parte del governo. “Da dicembre abbiamo inviato 11 lettere al governo – spiega il segretario
dell’associazione Carlo Giorgi – due delle quali dopo l’ultimo incontro, lo
scorso 19 aprile, in cui ci sono state solo promesse non mantenute”.
Nell’incontro di ieri invece, continua Giorgi, l’esecutivo era “attrezzato
e ha risposto punto per punto a tutte le nostre richieste”. Che sono in
pratica le sette istanze d’Arengo che l’associazione ha presentato alla
Reggenza lo scorso tre aprile. L’unica ad essere stata discussa e approvata, è
quella che chiedeva iniziative per una maggiore integrazione con l’Unione
europea. Non sono europeisti sfegatati gli industriali, e non chiedono a gran
voce l’adesione tout court. Di qualche settimana fa un comunicato congiunto con
l’associazione bancaria sammarinese, in cui si intravedeva come positiva la possibilità
dell’ingresso nello spazio economico europeo. Ma, specifica Giorgi, “non
siamo contrari all’adesione se si dimostra necessaria per il Paese”.
Vedi comunicazione Anis
Vedi resoconto Agenzia Dire Torre 1
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