Il Guatemala è tra i più violenti Paesi dell’America Latina. Ogni anno si registrano migliaia di omicidi (il 10% delle vittime sono donne) e negli Anni ’70 è stato teatro di un governo militare dittatoriale, che ha causato la morte di centinaia di migliaia di persone.
In quel Paese dal 2000 non è stata più eseguita la pena di morte e dal 18 dicembre 2007 si è votata la moratoria, proposta dall’Italia in seno all’Assemblea generale dell’Onu.
Tuttavia, a metà settimana il parlamento guatemalteco, sostenuto dal governo del presidente Álvaro Colom (centro-sinistra), ha votato una legge sulla pena di morte, fortemente voluta dalle destre, mediante la quale sarà possibile decidere se concedere la grazia o ricorrere al boia.
Si segnalano come unici oppositori la sinistra di Encuentro por Guatemala e gli ex-guerriglieri dell’Unión Revolucionaria Nacional Guatemalteca.
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