I cittadini di Gualdicciolo (San Marino) tornano a contestare il decreto cogenerazione: “Non ci tutela”

I cittadini di Gualdicciolo (San Marino) tornano a contestare il decreto cogenerazione: “Non ci tutela”

Nuovo messaggio di un gruppo di cittadini di Gualdicciolo, impegnato nella difesa della salute e dell’ambiente, sulla imminente ratifica del decreto sulla cogenerazione in ambito industriale nella Repubblica di San Marino.

“Fra pochi giorni il Consiglio Grande e Generale sarà chiamato a ratificare il decreto delegato n. 135/2023 sugli impianti di cogenerazione in ambito industriale“, rende noto in un nuovo messaggio il gruppo di cittadini di Gualdicciolo, impegnato nella difesa della salute e dell’ambiente.

“Come gruppo di cittadini di Gualdicciolo, impegnati nella difesa dell’ambiente e della salute, riconfermiamo che non siamo contrari in linea di principio alla cogenerazione, ma ribadiamo che le regole devono essere chiare e tutelare non solo le imprese ma anche i cittadini. Ci eravamo già espressi pubblicamente sui molti dubbi e sulle contraddizioni presenti in questo decreto. Dubbi sulle lacune di un decreto che dovrebbe dettare norme su impianti dal forte impatto sull’ambiente e sulla popolazione ma che non tutela i cittadini in modo chiaro: un cogeneratore può essere installato in un centro abitato?“.

E ancora: “Dubbi sulla sicurezza di tali impianti che bruciano milioni di m3 di gas: nel decreto non c’è un accenno alle norme sulla prevenzione degli incendi! In generale, non ci sono accenni alla sicurezza! Dubbi sulle deroghe e sulle concessioni favorevoli alle imprese a cominciare dalla esenzione dalla imposta per il gas. L’imposta è prevista dall’art. 2 della legge n.42/1975 e successive modifiche ma, per quanto richiesta a più fonti, la norma che stabilisce che l’imposta per il gas importato per la cogenerazione industriale è pari a zero non ci è stata ancora indicata! Dubbi sulla legittimità e sulla vendita di energia elettrica da parte di imprese ad Aass: lo scambio sul posto, di cui all’art. 22 della legge n.48/2014, non prevede remunerazione!“.

“Nel decreto”, insiste il gruppo di cittadini di Gualdicciolo, “ci sono vari articoli in aperta contraddizione con norme precedenti, peraltro richiamate nello stesso decreto: frutto della fretta o distorsione per favorire le ‘solite’ imprese?”.

“Su tutto questo e altro ancora nessuna informazione è stata data alla cittadinanza, che pure dovrà subire gli effetti di questi impianti. Ora ci rivolgiamo direttamente ai consiglieri: siete sicuri di fare il bene del Paese ratificando questo frettoloso, lacunoso e contraddittorio decreto? Siete sicuri di voler favorire pochi imprenditori a scapito dei diritti dei cittadini alla salute e alla vivibilità? Perché questo decreto, così com’è, non ci tutela!“, afferma infine il gruppo di cittadini di Gualdicciolo.

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