“Interveniamo anche noi in merito alla crisi di governo attualmente in corso, così come hanno fatto, ieri, i nostri coetanei Socialisti e Democratici, di cui apprezziamo tantissimo il coraggio, la decisione e la chiarezza che hanno mostrato nel loro comunicato stampa, in un momento in cui, soprattutto nel loro partito, si stanno manifestando tendenze che sembrano andare nella direzione della restaurazione del vecchio sistema di potere.
La crisi di governo, a nostro parere, non è stata casuale, ma è stata pilotata dai poteri forti, per mezzo dei loro tramiti consiliari, su una legge, quella sul giusto processo, che poneva le basi per una concreta, prima limitazione allo strapotere e al dominio che negli ultimi anni hanno sempre potuto mettere in campo, anche grazie ad un sistema giudiziario che non aveva i mezzi per contrastarli.
I poteri forti, peraltro, erano già stati toccati fortemente da altri interventi messi in campo dall’uscente governo, in particolare sul tema dei Giochi (attraverso il no al progetto presentato da un “famoso” imprenditore sammarinese per una sala di oltre 6000 mq), ma anche rispetto alla gestione del sistema economico (sono stati detti, dopo tantissimi anni, diversi no all’esercizio di attività discutibili, in alcuni casi anche con la revoca di licenze già esistenti), e in generale del metodo di governo, con un brusco stop al clientelismo diffuso in passato, specie nella Pubblica Amministrazione.
Queste tendenze andavano contrastate, questi grandi manovratori non potevano permettersi che passasse il principio per cui “qualcuno osa dirci di no”, dopo che per oltre 20 anni avevano vissuto sui sì a prescindere.
Ed ecco la soluzione: far cadere il governo, sfruttando il voto segreto (“così nessuno sa chi sono stati i responsabili”), lanciare segnali contrari alla presenza nel governo di alcune delle forze politiche che hanno guidato questo primo tentativo di cambiamento (in particolare Alleanza Popolare), creando così la confusione sufficiente a far riconsiderare ipotesi che, con la nuova legge elettorale, potevano e dovevano risultare escluse a prescindere.
Del resto si sa, i poteri forti non ragionano di politica, di progetti per il paese, di centro-destra e centro-sinistra, di riformismo o conservatorismo, ma cercano solo i modi migliori per perpetuarsi e fare il loro comodo, a discapito di tutto e in primo luogo del paese.
Bisogna dire che in parte sono riusciti nel loro intento: la soluzione della crisi ora appare complicata e rischia di non essere semplice la formazione di un governo sufficientemente forte nei numeri e politicamente proponibile alla cittadinanza.
È necessario che nel partito di maggioranza relativa ci sia una mobilitazione generale ancora più forte per l’isolamento di chi, al suo interno, trama per la restaurazione del vecchio sistema di potere. Siamo convinti che abbia le risorse per riuscirci, e che si possa quindi, tutti assieme, tornare a parlare di politica e di idee, anziché di “boss” e di affari. Nel nostro piccolo, daremo il massimo aiuto in questo senso.
In questa battaglia, È FONDAMENTALE UN CONSENSO GENERALE PER L’INTRODUZIONE NEL NOSTRO ORDINAMENTO DEL VOTO PALESE SU CERTI PROVVEDIMENTI DI LEGGE DI PARTICOLARE IMPORTANZA: in questo modo si impedirebbe ai tramiti dei poteri forti di lavorare nell’ombra, e di votare contro ai progetti di legge senza dichiararlo; si impedirebbe la caduta dei governi (e le conseguenti elezioni, in base alla nuova legge elettorale) senza che nessuno se ne assuma la responsabilità, si farebbe chiarezza nella cittadinanza e si darebbe più certezza al quadro politico. Sarebbe un provvedimento importantissimo in questa fase e pensiamo che debba essere il primo punto del programma del nuovo governo.”
Alternativa Giovanile – Comunicato Stampa