Il debutto del neo Segretario di Stato Mussoni. Agenzia Dire

Il debutto del neo Segretario di Stato Mussoni. Agenzia Dire

La “priorita’ assoluta” e’ la firma dell’accordo contro le doppie imposizioni, per risolvere anche la questione dei frontalieri. Ma nell’agenda politica ci sono anche un progetto di legge di riforma del mercato del lavoro, del collocamento e delle politiche attive, pronto “entro due mesi”, e il rafforzamento della formazione. Ha le idee chiare il neo segretario di Stato per il Lavoro, Francesco Mussoni, scelto dal Partito democratico cristiano sammarinese per sostituire il dimissionario Gian Marco Marcucci. “I disoccupati sono 996, oltre il 6%, occorre partire da qui”, dice presentandosi alla stampa e puntando l’attenzione sul “dialogo con tutte le forze politiche, economiche e sociali”. Questo “il primo punto programmatico” del suo mandato. Dunque una sorta di riedizione del fallito tavolo tripartito all’interno del quale discutere dei problemi del Paese. “Non credo- sottolinea Mussoni- negli appuntamenti obbligatori, credo invece alla vera concertazione, dunque a una tavolo economico e sociale per trovare una sintesi comune sugli interventi”.
    Detto della volonta’ di confrontarsi, il neo segretario di Stato assicura “un mutamento di logica anche con le forze politiche, il governo non deve stare in trincea” e da’ una lettura della sua segreteria di Stato “legata all’economia e allo sviluppo, non alla gestione delle liste di collocamento. Il lavoro e’ una parte fondamentale e con i colleghi all’Industria e alle Finanze dobbiamo mettere in campo una serie di progetti per il Paese concreti e veloci”, dalla riforma del mercato del lavoro, alla sburocratizzazione delle procedure per aprire un’attivita’ o assumere personale Mussoni non dimentica la politica estera, anche alla luce delle sue conoscenze personali e degli incontri avuti da Capitano Reggente con il premier italiano, Silvio Berlusconi. “Stringero’ rapporti con il ministero italiano del Lavoro, ma anche con le Regioni e le Province limitrofe e ogni autorita’ politica o amministrativa che si rapporta con San Marino”. Da qui la priorita’ assoluta alla tematica dei frontalieri, “una risorsa indispensabile che non va messa in discussione”. Ma anche l’obiettivo di “un mercato del lavoro competitivo, a sostegno dell’impresa e a tutela dei lavoratori, in primis quelli sammarinesi, ma all’interno di una logica senza discriminazioni”.     Mussoni invoca infine il contributo di tutte le realta’ sammarinesi, perche’ “il governo da solo non basta, serve il coinvolgimento della societa’” per vincere la sfida piu’ grande: “Siamo a un punto di non ritorno per cui dobbiamo uscire dallo stallo e portare a casa dei risultati, prendendo decisioni forti e chiare”.

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