Il voto che manca

Il voto che manca

Si fa presto a scrivere su tutti i giornali che “serve il rinnovamento” che occorre dare un taglio netto con la politica del passato, e altri graziosi concetti, se poi alla resa dei conti, vediamo che il così detto nuovo a volte si comporta alla stregua della vecchia politica che ci sgoverna.
E’ successo in commissione urbanistica o meglio in quell’organismo che la sostituisce dove in pratica siedono da sempre i soliti noti, mai stanchi di portare voti e altro nelle disponibilità dei rispettivi schieramenti.
La cosa fa rabbia perché questa volta sarebbe bastato che il rappresentante del nuovo avesse espresso il voto contrario per annullare (almeno per il momento) l’ennesima speculazione –devastazione edilizia.
Invece grazie all’ astensione del membro PSRS il piano particolareggiato è passato in prima lettura.
Poco importa alla cricca dei soliti noti che le giunte di Città, Chiesanuova e Domagnano abbiano espresso voto contrario, poco importa se già oggi abbiamo 9000 e oltre scatoloni e scatolette sparsi per il territorio che giacciono semivuoti, poco importa se i giovani sammarinesi non possono neppure sognare di farsi una propria casa, l’importante e che la cricca degli speculatori possa continuare a disporre del territorio a proprio piacimento e costruire nuovi fantasmagorici scatoloni.
Ci auguriamo che almeno per il piano particolareggiato di Domagnano ci possa essere un ripensamento fra la prima e la seconda lettura e che il nuovo lo sia per davvero anche nei fatti.

Sinistra Unita

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