Indirizzo di saluto degli Ecc.mi Capitani Reggenti S.E. Lorella Stefanelli e S.E. Nicola Renzi

Indirizzo di saluto degli Ecc.mi Capitani Reggenti S.E. Lorella Stefanelli e S.E. Nicola Renzi

INDIRIZZO DI COMMIATO DEGLI ECC.MI CAPITANI REGGENTI AI MEMBRI DEL CONSIGLIO GRANDE E GENERALE ED AI MEMBRI DEL CONGRESSO DI STATO IN OCCASIONE DELLA ULTIMA SESSIONE CONSILIARE DEL LORO MANDATO
Signori Consiglieri,
Signori Segretari di Stato,
in chiusura dell’ultima sessione consiliare del nostro mandato, rispettando una prassi ormai consolidata, desideriamo rivolgere a Voi tutti il nostro saluto, unito al più sentito e sincero ringraziamento per la collaborazione prestata durante il semestre, mostrando sempre grande rispetto per l’Istituto Reggenziale e per le nostre persone, oltre ad una fattiva collaborazione.
Anche nei momenti in cui il confronto è stato più acceso e vivace, il dibattito in questa Aula si è sempre svolto nell’osservanza delle regole democratiche e nel rispetto delle differenti sensibilità e dei differenti ruoli istituzionali di maggioranza e di opposizione, da salvaguardare sempre.
Desideriamo, in particolare, evidenziare il senso di responsabilità e la grande disponibilità dimostrata da tutti i Consiglieri che, fin dall’inizio del nostro mandato, hanno unanimemente accolto la proposta di adottare alcune modifiche del vigente Regolamento Consiliare, per permettere un più agile e fruttuoso svolgimento dei lavori del Consiglio, riducendone sensibilmente i tempi, ma non certo i contenuti.
Al termine di questa garantita fase sperimentale, riteniamo che l’accordo raggiunto dai Gruppi Consiliari per questo semestre, sia ben riuscito. In più occasioni, infatti, il Consiglio Grande e Generale ha esaurito l’ordine del giorno della sessione, rispettando appieno le prerogative sia della maggioranza che dell’opposizione.
Auspichiamo pertanto che tutti gli attori politici presenti in questa Aula, sappiano cogliere l’importanza degli evidenti risultati raggiunti e farne tesoro per futuri e necessari interventi normativi.
Durante il semestre, inoltre, più volte in Aula è stato sollevato il problema del conflitto d’interessi e delle incompatibilità. Facendoci carico di queste esigenze abbiamo richiesto all’Uditore della Reggenza un parere che, messo a disposizione dell’Ufficio di Presidenza e di tutti i singoli Consiglieri, auspichiamo possa essere un qualificato punto di partenza per ulteriori valutazioni e decisioni, essendo anche questa tematica, di stretta attualità e rilevanza.
In questa occasione, desideriamo condividere anche alcune considerazioni in merito alla produzione legislativa, alla sua qualità e alla sua quantità.
Una copiosa produzione normativa non è di per sé negativa: lo diventa nel momento in cui non esiste armonizzazione né coerenza di sistema. Parimenti, dal punto di vista qualitativo, occorre piena ponderazione e conoscenza dell’intero sistema normativo e dell’ordinamento giuridico in cui si intende collocare la nuova norma e normativa.
In particolare riteniamo che una attenta riflessione debba essere fatta relativamente ai tempi e alle modalità di presentazione degli emendamenti, soprattutto allorquando la presentazione degli stessi avvenga direttamente in Aula; ciò, per evitare di licenziare testi di legge non chiari, che possono rendono difficile un’esatta interpretazione della norma vigente, e privi del necessario coordinamento con altri testi normativi.
Sarebbe opportuno e auspicabile un prezioso lavoro preliminare di esame – anche in termini di ammissibilità e coerenza – degli emendamenti presentati e una definizione più ampia dei tempi di deposito che possano permetterne una attenta valutazione sia politica che tecnica.
Ricordiamo che la chiarezza dei testi normativi, la loro immediata intellegibilità così come l’immediata individuazione della norma vigente, rappresentano uno dei maggiori fattori di attrattività economica di ogni sistema-paese.
Del pari, auspichiamo che possa aprirsi un franco e leale ripensamento del ruolo del Consigliere e della sua dignità, alla luce degli enormi sforzi di preparazione e partecipazione all’attività politica che oggi dimostra una enorme complessità e richiede adeguati tempi di approfondimento e di preparazione.
Nel ringraziare i membri del Congresso di Stato per la collaborazione nel corso di tutto il semestre, constatiamo la necessità di un maggior coordinamento dell’esecutivo, per addivenire a scelte più rapide ed incisive nel governo del Paese.
Laddove dovesse ravvivarsi che questo “stato di cose” sia conseguente all’impianto istituzionale esistente, auspichiamo che con determinazione e coraggio si apra un produttivo confronto tra tutte le forze politiche per valutare la necessità o l’opportunità di decisive riforme costituzionali.
Ugualmente, ci preme evidenziare l’eccessivo ricorso allo strumento del Decreto Legge e del Decreto Delegato.
Occorre che al Consiglio Grande e Generale venga riconosciuto il ruolo di centralità nella produzione normativa che gli compete. Occorre altresì che la politica riesca a riappropriarsi del suo nobile ruolo e dei suoi più alti valori e insegnamenti. E’ un impegno da assumere affinché al nostro Paese non venga a mancare l’apporto delle nuove generazioni, di quei nostri concittadini che, oggi, più di altri, rischiano di perdere il senso del valore, anche etico e di servizio, della partecipazione alla vita pubblica.
L’esplodere della questione morale in questa legislatura, ha caratterizzato anche il nostro semestre. Nel riconfermare pienamente la nostra fiducia ed il sostegno all’azione della Magistratura – nel pieno convincimento che solo un ordinato equilibrio fra i poteri dello Stato garantisce un sistema democratico e lo Stato di diritto – ci appelliamo affinché sempre più le questioni giudiziarie dei singoli siano svincolate dalle questioni politiche e che non vengano poste in atto strumentalizzazioni improprie di norme o istituti esistenti, dannosi per le Istituzioni e per la collettività.
Solo in questo modo potrà rinascere in tutti i cittadini e soprattutto nei giovani, la consapevolezza dell’importanza del loro contributo per migliorare il nostro vivere insieme e per costruire tutti insieme il nostro futuro.
E proprio a Loro, ai nostri giovani, abbiamo guardato con particolare attenzione nel corso del nostro mandato, promuovendo iniziative atte a mantenere vivo nella cittadinanza il legame con il nostro passato, con le Istituzioni, i simboli e i valori costitutivi del nostro Stato e della nostra identità, al di là di ogni opzione personale, politica e culturale.
Proprio ai giovani, fin dal nostro discorso di insediamento, è stato rivolto il costante pensiero, concretizzato da un lato dalle visite a tutte le agenzie educative presenti in Repubblica, dall’altro dal costante e pressante richiamo e sprone, a risolvere il drammatico problema della disoccupazione giovanile.
Rinnoviamo l’invito alla politica tutta ad avere come obiettivo primario e prioritario della propria azione, la risoluzione di questa emergenza.
Ripercorrendo velocemente alcuni momenti salienti del nostro mandato, rappresenta un motivo di grande compiacimento e di profonda soddisfazione la nostra visita ufficiale, lo scorso gennaio, a Strasburgo al Consiglio d’Europa, molto apprezzata a livello europeo. Essa ci ha dato l’opportunità di esprimere la preoccupazione del nostro Stato per i gravi atti di terrorismo internazionale così come la ferma condanna per la violenza e la grave violazione dei diritti e della dignità dell’uomo che purtroppo coinvolgono tante parti del mondo.
Altri importanti appuntamenti internazionali hanno contrassegnato il nostro mandato: la partecipazione a Parigi all’apertura della Conferenza delle Parti alla Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici; alla 31 sessione del Consiglio dei Diritti Umani svoltasi a Ginevra lo scorso febbraio.
Ovunque, ad iniziare dal Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon – che abbiamo avuto il grande onore di incontrare nel corso della nostra missione ufficiale a Ginevra – abbiamo riscontrato il riconoscimento e il grande apprezzamento nei confronti del contributo e dell’impegno portato avanti dal nostro Stato per la difesa dei diritti dell’uomo e per la promozione di quel dialogo interreligioso e interculturale che solo può permettere di convivere insieme nel rispetto della dignità, della identità e della storia di ognuno.
Da tutte queste missioni e dal confronto proficuo con i vari organismi forte è maturata in noi la convinzione – che con molta umiltà vi trasmettiamo in modo fermo – che l’impegno internazionale della Repubblica in difesa dei diritti umani e della solidarietà non possa essere diminuito, ma anzi vada costantemente perseguito e rafforzato a testimonianza della nostra storia, civiltà e identità.
E nell’ambito di questo impegno e della tradizione di accoglienza e solidarietà che ha contribuito nei secoli a rendere grande il nostro Stato, si pone anche la nostra recente visita alla Comunità di Sant’Egidio.
In questa ottica auspichiamo che quanto prima si possa dare attuazione, attraverso l’iniziativa dei corridoi umanitari, all’accoglienza di un numero pur limitato di famiglie come valore altamente simbolico della nostra storica tradizione di ospitalità e di solidarietà.
Signori Consiglieri,
Signori Segretari di Stato,
il prossimo 25 marzo ricorre il 110° anniversario della convocazione e dello svolgimento dell’Arengo Generale dei Capi Famiglia. Un avvenimento che la Reggenza intende ricordare e celebrare con una udienza in questa aula, quale tappa importante nella storia del nostro Paese, significativa testimonianza del profondo attaccamento dei Sammarinesi ai valori della democrazia e della libertà.
Desideriamo congratularci con i Capitani Reggenti eletti Gian Nicola Berti e Massimo Andrea Ugolini per la recente nomina e formulare loro il nostro più sentito augurio di buon lavoro per il prossimo semestre e garantire loro, fin d’ora, la nostra totale collaborazione.
Ringraziamo infine l’Ufficio di Segreteria, i Corpi Militari, il Cerimoniale Diplomatico, tutto il personale e gli operatori istituzionali-donzelli dell’Ufficio Segreteria Istituzionale, per la disponibilità, la dedizione e l’attaccamento e il profondo rispetto mostrato nei confronti dell’Istituto Reggenziale e delle nostre persone.
Nel formulare, al termine di questo saluto l’augurio di un proficuo lavoro nell’interesse della nostra amata Repubblica, all’avvicinarsi delle festività pasquali, porgiamo a Voi tutti, alle Vostre famiglie e a tutti i cittadini, sia a quelli residenti a San Marino sia a quelli residenti all’estero, anche i più fervidi auguri di pace, di serenità e di benessere.
San Marino, 22 marzo 2016/1715 d.F.R.

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