La Tribuna Sammarinese titola: Cresce la preoccupazione fra le organizzazioni sociali ed economiche per la situazione Paese e per l’immobilità della maggioranza / Il mondo dell’economia pronto a muoversi per dare ‘la sveglia’ al governo / La situazione economica diventa ogni giorno più difficile: forti le sofferenze in campo finanziario, immobiliare e sempre più gravi le condizioni della finanza pubblica. Partita alla volta del governo una lettera durissima e pronto è il gruppo di pressione politico che potrebbe trasformarsi anche in un partito
Le forze sociali hanno ormai perso ogni speranza nella possibilità di condurre un dialogo costruttivo con il governo. Anis, Osla, Usot, Usc, Unas non riescono a trovare il feeling necessario per impostare progetti di uscita dalla crisi. Ancora più critica è la situazione con i due sindacati storici, Csdl e Cdls, ed anche la nuova Usl è diventata critica nei confronti di un esecutivo accusato di iniquità e scarsa lungimiranza.
L’intervista a Paolo Rondelli, presidente dell’Anis, pubblicata lunedì scorso sul nostro quotidiano, ha segnato il punto di svolta: la domanda di cambiamento di un metodo che, secondo le forze sociali, non ha prodotto risultati, si è fatta molto più pressante e non pare ci sia più la disponibilità a sopportare tergiversazioni che nella maggioranza, invece dicono essere all’ordine del giorno.
Ieri Rondelli (su La Voce di Romagna) ha sottolineato di nuovo la gravità dell’andamento di alcuni indicatori economici a partire dalla produzione industriale (-4,4%) fino a ricordare come l’industria delle costruzioni abbia perso circa il 50% delle proprie potenzialità in un anno.