Il primo passo della trafila che ha portato all’arresto di Giulio
Lolli in Libia è stato compiuto dal Credito Sammarinese.
Due milioni di euro passati da un conto riconducibile a Lolli alla Bsi di Lugano. A Lugano Lolli avrebbe avuto soldi anche nella, chiacchierata, Banca Arner.
Da Lugano l’amico di Lolli, Elenio Arcifa, avrebbe eseguito due trasferimenti di danaro, per un totale di 500 mila euro, a Tunisi (Arab Tunisian Bank).
Poi è bastato seguire i movimenti di Arcifa per arrivare a Lolli.