Interpellanza di Giovanni Lonfernini sulle dimissioni di un giudice

Interpellanza di Giovanni Lonfernini sulle dimissioni di un giudice

Il Consigliere Giovanni Lonfernini ha presentato oggi all Segreteria Istituzionale la seguente interpellanza:

INTERPELLANZA

In riferimento alle notizie apparse negli ultimi giorni su alcune testate locali circa la redistribuzione degli incarichi all’interno del Tribunale della Repubblica di San Marino, interpello il Governo per conoscere:

– se risponde al vero che ad un magistrato assunto tramite l’ultimo concorso e titolare di una docenza universitaria in materia civile, siano state assegnate funzioni di inquirente penale;

– se sulla base dell’ordinamento giudiziario, il vincitore della prova unica per il concorso di Commissario della Legge e Giudice Amministrativo, ha diritto di scegliere in quale ruolo (di Commissario o Giudice Amministrativo) entrare nell’organico dei giudici anche se tale scelta risulti palesemente contraria alle necessità del tribunale e al principio di buona organizzazione degli uffici giudiziari nonché dei criteri di “competenza professionale” previsti dall’art. 1 della legge costituzionale 30 ottobre 2003 n. 144;

– se risponde al vero che ad un magistrato assunto tramite l’ultimo concorso, autore di pubblicazioni in materia di procedura penale, siano state assegnate funzioni civili e amministrative. In caso positivo, si chiede di conoscere se, sulla base delle disposizioni di ordinamento giudiziario, esistono preclusioni allo svolgimento contemporaneo di funzioni amministrative e penali (ad esempio decidenti) da parte di un unico magistrato;

– se il Magistrato Dirigente sia tenuto o meno a seguire criteri di professionalità, esperienza e attitudine, nella ripartizione del carico di lavoro;

– se risponde al vero che vi siano state modifiche nell’assegnazione delle competenze dei magistrati già in servizio;

– se, tenuto conto del mancato raggiungimento del quorum necessario alla nomina, l’attuale Magistrato Dirigente in regime di prorogatio, al fine di favorire il dialogo tra i magistrati e ripristinare un clima di serenità, abbia preventivamente interpellato i magistrati in servizio in vista dell’assegnazione delle nuove competenze ai nuovi magistrati e a quelli in servizio e se ciò sia avvenuto in tutti i settori (penale, civile, amministrativo);

– se, considerate le recenti esternazioni del Segretario di Stato, il quale ha palesato il clima di forte tensione e contrasto all’interno del Tribunale unico, il Governo e il Magistrato Dirigente abbiano adottato qualche iniziativa volta a consentire il sereno svolgimento delle funzioni giudiziarie;

– se, tenuto conto della esigenza di pervenire tempestivamente alla definizione dei processi pendenti anche in fase dibattimentale, e tenuto conto del numero dei rinvii a giudizio effettuati negli ultimi mesi, delle incompatibilità dei giudici, sia stata effettuata una distribuzione del lavoro giudiziario idonea a prevenire il rischio di prescrizione. In caso contrario, si chiede di conoscere se il problema dell’arretrato sia stato affrontato in modo identico in tutti i settori (penale, civile, amministrativo).

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