Intervista a Germano Bollini, candidato lista Dc-Ns, coalizione ‘San Marino Bene Comune’

Intervista a Germano Bollini, candidato lista Dc-Ns, coalizione ‘San Marino Bene Comune’

Germano Bollini, 61 anni, imprenditore, è candidato alle prossime elezioni nella lista Pdcs.

 

Bollini, che San Marino immagina nei prossimi anni?

“Io ho un’idea chiara di San Marino, di come vorrei che fosse il mio Paese tra qualche anno. Un Paese moderno, votato all’innovazione, che punta sulla scuola e la ricerca. Diciamo che parto anche avvantaggiato perchè ho sempre lavorato per il bene di San Marino nel mondo dello sport: ho gestito il Gran Premio di San Marino di Formula 1, il Rally di San Marino,e fatto nascere il Rally Legend, Poi nella mia vita professionale in giro per il mondo, ho imparato che quello che contano sono le idee, non l’età. Rottamiamo le idee stupide, non chi ha buone idee. Naturalmente tutto questo può funzionare se creiamo le infrastrutture necessarie per collegare meglio San Marino all’Italia e al resto dell’Europa”.

Parliamo prima di scuola o di aeroporti?

“Partiamo dalla scuola. I giovani sono il futuro. Dalla ‘black list’ nella quale si trova San Marino si esce sia con una politica di alto profilo, sia creando una cultura di base nei nostri giovani che li apra al contesto internazionale.
E’ indispensabile che i giovani sammarinesi che escano dalla scuola dell’obbligo siano in grado di abbinare alla lingua italiana, quella inglese. L’inglese è la lingua del business, è la lingua delle relazioni internazionali, la chiave per entrare nei centri decisionali.
Vedo una scuola affiancata da campus internazionali estivi, dove la lingua inglese parlata, sia un obbligo. Il rispetto internazionale si conquista con azioni di alto livello, con l’interscambio di giovani, con l’approfondimento dei valori culturali. Questi valori sono la strada per uscire dalla black list e creare una nuova coscienza civica.

 

Poi vengono la ricerca e l’innovazione?

“Con il Polo scientifico e tecnologico abbiamo l’opportunità di diventare un’eccellenza a livello internazionale. Possiamo portare a San Marino centri di ricerca e innovazione di grandi gruppi industriali: creiamo le infrastrutture, materiali e immateriali, e sviluppiamo la conoscenza. Questo è un obiettivo e un impegno”.

 

Veniano quindi all’aeroporto.

“Per arrivare a San Marino sarebbe molto interessante potenziare la struttura aeroportuale in area Torraccia per jet privati o comunque per aerei con un numero contenuto di passeggeri. Un Paese moderno e di solide tradizioni come il nostro, non può vivere senza uno scalo accessibile ad una clientela d’élite. Una recente ricerca dello studio milanese Ambrogetti rivela che un aeroporto fa crescere del 2% il Pil di un Paese. Noi abbiamo bisogno di modernità, di guardare al futuro e quindi di dotarci di quelle infrastrutture che ci portano nel futuro”.

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