Ipotesi altro scudo fiscale. Corriere della Sera

Ipotesi altro scudo fiscale. Corriere della Sera

Con una penale superiore a quella del 5% inserita nel decreto del 2009

Manovra, ipotesi scudo fiscale-bis

Favorirebbe il rientro di capitali fuggiti oltre-confine dopo l’ipotesi, poi tramontata, di una patrimoniale

MILANO – Indiscrezioni che si rincorrono. L’ennesimo regalo agli evasori? La presa d’atto dell’enorme afflusso di capitali oltre-frontiera degli italiani poco inclini a rispettare le regole del fisco? Certo, in un Paese alle prese con enormi problemi di debito pubblico e con il diktat dell’Unione Europea che ha “preteso” misure più stringenti in termini di rientro da un deficit eccessivo (e il pareggio di bilancio anticipato al 2013) circola un’altra ipotesi, rilanciata dalle agenzie. I tecnici di via XX settembre starebbero pensando a un nuovo scudo fiscale, per far rientrare i capitali rimasti all’estero, con una penale però superiore a quella del 5% inserita nel condono precedente, del 2009. L’idea sarebbe quella di sfruttare la Tobin tax europea (la tassa sulle transazione finanziaria già osteggiata dalle grandi banche d’affari europee) che potrebbe rendere più difficile l’anonimato degli evasori.

LA PRIMA IPOTESI – Tramonterebbe quindi l’ipotesi di tassare i capitali rientrati in Italia grazie allo scudo fiscale, così come proposto dal Pd, con una percentuale del prelievo decisamente inferiore a quella che aveva proposto il partito di Pier Luigi Bersani. L’ha aveva già in parte bocciata Giancarlo Giorgetti, sottosegretario all’Economia, che l’ha giudicata «tecnicamente difficile, perchè è difficile applicarla e reperire dati, ricostruendo il percorso dei capitali in quanto c’è l’anonimato».

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