Per l’identità sammarinese

Per l’identità sammarinese

                                      data di presentazione

                                                6 aprile 1997

Ecc.
Capitani Reggenti

Pier
Marino Mularoni

Paride Andreoli

 

Di fronte
ai mutamenti politici del circondario, della penisola italiana o
internazionali, la Repubblica ha sempre reagito in passato rafforzando la sua
identità. I sottoscritti ritengono che oggi sia necessario che i sammarinesi
approfondiscano, per sé e per gli altri,   la conoscenza della
propria storia e della propria realtà.  Perciò propongono:

 

·      
 l’inserimento della storia sammarinese nei programmi scolastici ordinari
di  storia generale,  in modo che  il suo svolgimento faccia
parte del curriculum e la materia sia oggetto di valutazione negli
scrutini  e negli esami;

 

·      
la digitalizzazione  e  stampa dei Verbali del Consiglio di cui 
si dispone solo del sonoro su nastri magnetici; 

 

·      
la catalogazione dei libri, dei fascicoli manoscritti e delle carte riguardanti
San Marino,  giacenti presso la Biblioteca Statale;

 

·      
il completamento del regesto dei fascicoli e delle carte conservate nell’Archivio di Stato con
relativi indici e microfilmatura dei documenti di più alto valore storico;

 

·      
 la  pubblicazione degli Atti del Consiglio e dei Verbali del
Consiglio a partire dai più antichi;

 

·      
l’inventario dei  libri  e dei  documenti di interesse storico
di proprietà di privati, anche  di recente acquisizione,  con obbligo
di rilasciarne copia alla Biblioteca di Stato o all’Archivio di Stato
qualora detti enti  non ne dispongano;

 

·      
 un piano  di ricerca di documenti  di interesse storico
sammarinese presso le biblioteche e gli archivi  di alcune città  a
cominciare da Roma e Firenze, per poter procedere alla loro microfilmatura da
conservare  poi nell’Archivio di Stato.

 

Confidando
in un favorevole accoglimento della presente Istanza  d’Arengo da parte
delle LL. EE.  e del Consiglio Grande e Generale, e nella messa a punto
degli atti conseguenti, si porgono deferenti ossequi.

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