Recenti studi di
storia hanno messo in evidenza come la proprietà nella nostra comunità
sia stata sempre molto frazionata e sempre in mano ai membri
stessi della comunità. L’elenco dei proprietari è sempre pressoché
coinciso con l’elenco dei capifamiglia anche quando all’intorno quasi tutto
era in mano alla Chiesa e alla nobiltà. E nemmeno Chiesa e nobiltà,
contrariamente a quanto avveniva all’intorno, hanno qui
goduto di un regime fiscale di privilegio.
Non pare infondata
l’ipotesi che tali fatti abbiano fortemente contribuito alla salvaguardia
della libertà esterna e della libertà interna del nostro paese.
I sottoscritti
preoccupati per i fenomeni che si sono verificati negli ultimi
decenni nell’assetto delle proprietà chiedono che:
·gli immobili possano essere
intestati solo a persone fisiche, ad eccezione – regolamentata – di
quelli adibiti ad attività industriali, strettamente necessari allo
svolgimento delle stesse;
·le azioni delle società bancarie e
finanziarie possano essere soltanto nominative e intestate a
persone fisiche;
le azioni della Cassa di
Risparmio della Repubblica di San Marino e della Cassa Rurale di Depositi e
Prestiti di Faetano – qualora detti enti decidano autonomamente di
trasformarsi in società per azioni – siano nominative, possano essere
acquisite soltanto da cittadini sammarinesi, e ogni cittadino sia
messo nella condizione di poterle comprare nella quantità massima
che ente per ente sarà prefissata.
Confidando in un
favorevole accoglimento della presente Istanza d’Arengo da parte delle
LL. EE. e del Consiglio Grande e Generale, e nella messa a punto degli
atti conseguenti, si porgono deferenti ossequi.