Italia Oggi, Gabriele Frontoni, San Marino, addio società anonime

Italia Oggi, Gabriele Frontoni, San Marino, addio società anonime

Italia Oggi
San Marino, addio società anonime
Gabriele Frontoni
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San Marino abolisce una volta per tutte l’anonimato societario. O quasi. Il Consiglio Grande e Generale ha approvato ieri con 43 voti fàvorevoli e un solo astenuto, tino dei capisaldi della strategia messa a punto dal Titano per evitare l’inclusione del Paese nella black list italiana. La nuova legge, prevede termini rigidi per la con versione delle società anonime in Spa e sanzioni molto dure per i trasgressori. «Le Società anonime che alla data di entrata in vigore della presente legge risultino già iscritte nel Registro delle Società, devono rendere nominative le azioni entro il 30 settembre 2010 e depositare presso la Cancelleria commerciale del Tribunale unico, l’estratto autentico del libro soci entro il 30 novembre 2010», si legge all’articolo 1 del testo di legge approvato ieri dal Parlamento. «Il mancato rispetto degli obblighi di comunicazione e deposito previsti dalla presente legge coalporta l’applicazione della sanzione amministrativa di 5 mila euro per ogni singola violazione da parte dell’Ufficio Industria, Commercio e Artigianato su segnalazione degli organi di controllo competenti». La normativa, a lungo sollecitata dall’Italia, entrerà in vigore il quindicesimo giorno successivo a quello della sua legale pubblicazione da parte del Tribunale, attesa per la fine della prossima settimana. La cancellazione dell’anonimato societario arriverà dunque sul Titano entro la fine di giugno.
Ma con alcuni limiti ancora non superati. Scorrendo il testo della normativa varata ieri dal Parlamento ci si accorge, infatti che la legge garantisce la possibilità di intestare quote societarie a trust e fiduciarie, consentendo così di aggirare le regole stringenti di trasparenza societaria messe a punto dall’esecutivo. L’articolo 2 della normativa stabilisce, infatti che «le società fiduciarie estere possono eseguire mandati aventi per oggetto l’amministrazione di partecipazioni in società sammarinesi a esse fiduciariamente intestate, a condizione eh e i rapporti contrattuali e precontrattuali con la clientela, non si svolgano in territorio sammarinese». Al di là dello storico voto di approvazione delle nuove regole per l’abolizione dell’anonimato societario sulla Rupe, il Consiglio Grande Generale ha dato il disco verde anche al nuovo ordine del giorno sui rapporti tra Italia e San Marino, immediatamente consegnato nelle mani dell’ambasciatore italiano sul Titano, Giorgio Marini, per la sua trasmissione al governo di Roma. «Il Consiglio Grande e Generale dà mandato al governo di concludere la trattativa con l’Italia per raggiungere gli obiettivi specificati attraverso la previsione di un apposito incontro politico fra i due governi, prioritario rispetto alla successiva azione tecnico operativa, teso alla definizione di un quadro generale delle relazioni bilaterali che consenta uno sviluppo armonico del sistema economico sammarinese, in grado di accompagnare l’adeguamento del sistema finanziario, al fine di acquisire la conformità per una piena operatività nel mercato europeo», si legge nell’Ordine del giorno inviato direttamente all’attenzione del presidente italiano, Silvio Berlusconi. «Nonché di superare definitivamente il contenzioso in materia di residenza fiscale e definire le fattispecie applicative per garantire e proteggere gli investimenti rispetto a comportamenti discriminatori e di concordare misure a sostegno del sistema in questa fase di transizione».

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