Ivan Cimmarusti di IlSole24Ore: Nelle carte operazioni sospette con San Marino, Mafia Capitale o Mondo di mezzo

Ivan Cimmarusti di IlSole24Ore: Nelle carte operazioni sospette con San Marino, Mafia Capitale o Mondo di mezzo

IlSole24Ore

Nelle carte operazioni sospette con San Marino

Ivan Cimmarusti

 

 C’è un filo che collega operazioni finanziarie sospette a San Marino con Mafia Capitale. Lo svela l’unità di informazione finanziaria, l’ente antiriciclaggio della Banca d’Italia, in una lunga informativa alla Procura della Repubblica di Roma in cui si fa il nome di Alessandro Febbraretti, imprenditore e «gestore del marchio Trony» coinvolto in altre inchieste giudiziare anche se non indagato nell’inchiesta Mafia capitale. Dalle carte, poi, emerge la richiesta di Gianni Letta al prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, di incontrare Buzzi e Guarany- rivelatisi nell’inchiesta sodali di Massimo Carminati – che avrebbero voluto far sorgere un nuovo centro di assistenza immigrati per ottenere finanziamenti pubblici. Il filone San Marino Gli atti di Bankitalia aprono un nuovo fronte che presto potrebbe riservare interessanti sorprese. «La segnalazione in esame – è annotato –vengono trattate congiuntamente inquanto attinenti a nominativi collegati a fattispecie che coinvolgono la Fidens Project Finance spa,finanziaria sammarinese plurisegnalata alla scrivente Unità e indagata dalla Procura di Roma. Di particolare rilievo, il collegamento emerso tra la citata Fidens e Alessandro Febraretti, dominus dell’omonimo gruppo attivo nel commercio all’ingrosso e aldettaglio di elettronica di consumo, nonché gestore del marchio Trony, nell’ambito di una vicenda finalizzata all’acquisizione della banca Credito Sammarinese».

Nell’operazione finanziaria segnalata dalla Banca d’Italia, per un trasferimento di 300mila euro, compare il nome di Filippo De Angelis, il quale risulta essere iscritto nel registro degli indagati del procedimento madre sulla mafia della Capitale, aperto dalla Procura della Repubblica nel 2010. Febbraretti è un personaggio noto alle cronache giudiziarie, anche se non è indagato in questa inchiesta. Risulta amministratore della Edom, che gestisce 14 società legate al marchio Trony. Attualmente risulta imputato per i reati di evasione fiscale e falsa fatturazione in merito alla gestione di otto società del gruppo. Stando agli atti d’indagine, è «emerso un utilizzo sistematico di fatture per operazioni inesistenti formalmente emesse dalla società Gruppo Edom spa ma non registrate dalla stessa che, confluite nelle dichiarazioni Iva annuali delle altre società del Febbraretti, hanno contribuito alla creazione artificiosa di fittizi crediti Iva per importi milionari in capo a queste ultime». Un sistema che sarebbe servito «per neutralizzare i debiti Iva relativi alle operazioni attive e per effettuare, assai verosimilmente, indebite compensazioni di debiti erariali, contributivi e assicurativi riferiti alle prestazioni rese dai dipendenti e dallo stesso Febbraretti». Il centro assistenza immigrati Il boss delle coop Salvatore Buzzi e l’imprenditore Carlo Guarany, dunque, nello sviluppo del loro business criminale premono per ottenere finanziamenti legati all’assistenza immigrati. (…)

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