L’Espresso torna ad occuparsi della Repubblica di San Marino e non più per i
i giochi
come è avvenuto tante volte negli ultimi anni o per l’inchiesta
‘why not’ condotta dalla procura di Catanzaro.
Sotto il titolo ‘San Marino dei fondi neri. Il Paradiso fiscale della porta accanto’ si parla della vicenda Asset Banca, istituto di credito sammarinese nel mirino della procura di Forlì.
Ne viene fuori un San Marino appunto paradiso fiscale a due passi da casa per un vasto circondario, a cominciare dalla Romagna. Un San Marino ove è possibile fare operazioni molto spinte senza fare chilometri e chilometri e senza attraversare frontiere. Si racconta che presso Asset Banca ‘a un cittadino libanese è stato recentemente consentito di versare 990 mila euro in contanti in un colpo solo e far partire il primo bonifico verso un altro centro offshore nel giro di tre giorni. Un’impresa che non sarebbe possibile neppure in Svizzera o nel Liechtestein‘.
Nell’articolo si parla anche, come già su diversi quotidiani di questi giorni, di un grosso probabile cliente della Banca di Credito e Risparmio di Romagna di Forlì (collegata secondo l’accusa all’Asset Banca di San Marino): ‘uno dei maggiori produttori italiani di salumi, oltre che grande inserzionista pubblicitario sulle tivù nazionali.‘