Giuseppe Maria Morganti, La Tribuna Sammarinese: Resi noti i dati dell’assestamento di bilancio per il 2011 che tengono conto del default del Credito Sammarinese / Deficit 2011 sopra i 50milioni di euro, crollo della monofase e di tutte le voci legate all’economia reale
Il deficit 2011, preventivato
in 38milioni di euro
dopo aver già considerato
il peso della crisi finanziaria,
immobiliare e delle imprese,
a causa delle ulteriori
criticità che hanno portato
alla prima liquidazione
nella storia del Paese di
un istituto bancario, balza
sopra quota 50milioni
e precisamente a 51milioni
e 205 mila euro.
Da un
primo esame lo scompenso
è provocato dal mancato
introito di imposte per
5 milioni di euro così come
determinato dal piano
di ripianamento del debito
del Credito Sammarinese e
dall’accantonamento di altri
5 milioni al fondo di garanzia
per i depositi bancari.
Ma un’analisi attenta dei
principali indicatori di ‘salute’
dell’economia li vede
tutti sotto forte pressione.
A partire dall’imposta monofase
sulle merci importate
che perde di netto un
altro 15% sulla previsione
già notevolmente contenuta
rispetto agli esercizi precedenti,
e cioè 45 milioni di
euro.
La cifra va letta ovviamente
come indicatore,
poichè diminuendo le entrate
diminuiscono anche
le voci di spesa per il rimborso
delle stesse merci per
l’esportazione, ma significa
che i commerci a San Marino
hanno subito una flessione
negativa, sulle pur già
negative previsioni, di una
cifra non inferiore ai 250
milioni di euro, sottraendo
all’economia privata notevoli
opportunità di creazione
di reddito.
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