Lavoro nero a San Marino, Usl suggerisce maggiori verifiche e sanzioni contro i datori scorretti

Lavoro nero a San Marino, Usl suggerisce maggiori verifiche e sanzioni contro i datori scorretti

L’Unione lavoratori usa il pugno duro contro il lavoro nero sul Titano: “Ci devono essere tutti quegli strumenti di verifica rapida e sanzionatori che facciano immediatamente capire che San Marino non è terra per chi si approfitta dei dipendenti”.

“Anche a San Marino si registrano casi di economia sommersa – afferma in una nota il segretario generale dell’Unione sammarinese dei lavoratori, Francesca Busignani -, cioè di lavoro nero, quindi di lavoratori subordinati senza assunzione, legalmente completamente invisibili, con conseguenze negative sotto il profilo retributivo e contributivo, per non parlare delle mancate tutele in caso di ben servito da parte del datore; ma anche lavoro grigio, ovvero rapporti apparentemente regolari che hanno però elementi di irregolarità, come ad esempio il numero di ore effettivamente svolte”.

Il sindacato sammarinese, sempre nello stesso comunicato, parla inoltre di “evasione dei contributi e della monofase: queste illegalità, soprattutto in alcuni settori, sono temi che attenzioniamo da anni e che non smetteremo mai di attenzionare; si deve agire in modo più deciso, ad esempio ci vogliono strumenti, per riprendere i soldi non versati, molto più celeri”.

“L’attività di lotta al fenomeno del lavoro nero e grigio – prende nuovamente la parola la Busignani – non si combatte soltanto con l’aumento delle ispezioni fattibile con un rafforzamento del personale, bisogna prevedere ad esempio misure di politica attiva per facilitare l’occupazione e l’inserimento lavorativo dei lavoratori più fragili, per evitare, non riuscendo a sbarcare il lunario, che vengano fagocitati dal lavoro irregolare, poiché faticano a inserirsi in quello regolare. Per tutti i lavoratori, a San Marino, i Contratti Erga Omnes sono un ottimo risultato, ma laddove non vengono applicati, sono applicati solo in parte o in maniera non conforme, ci devono essere tutti quegli strumenti di verifica rapida e sanzionatori che facciano immediatamente capire che San Marino non è terra per chi si approfitta dei dipendenti”.

“Questi datori scorretti, oltre a ledere i diritti e sfruttare i lavoratori, fanno inoltre concorrenza sleale a quelli, la maggior parte, corretti – rincara la dose l’Usl -. Alcuni lavoratori ci hanno riferito che ci sono datori di lavoro che gli hanno detto: “non ti rinnovo il contratto di lavoro, se vuoi ti tengo in nero e ti pago meno; o ancora: a contratto sei a ‘X’ ore, le altre le fai, non te le pago e non le recuperi, se no, quella è la porta. O ancora: lavori per ‘X’ mesi, non hai diritto alle ferie e poi succede che non le fanno fare e le caricano ugualmente sulle buste paga dei dipendenti come fatte. Questo è accaduto prevalentemente nei settori bar alberghi e ristoranti, ma non solo”.

“È chiaro che invitiamo chi subisse queste richieste a rigettarle e a recarsi in Usl, dove troverà assistenza qualificata e dove procederemo a fare le debite segnalazioni tutelando il mal capitato, ma resta il fatto che i lavoratori e le lavoratrici non possono essere lasciati in balia di datori di lavoro truffaldini da parte dello Stato. Inoltre, siamo a disposizione di tutte quelle lavoratrici, quei lavoratori o di chi si affaccia sul mondo del lavoro, che vogliono avere informazioni sul Contratto di afferenza, diritti e doveri, sul controllo busta paga e su qualsivoglia dubbio abbiano in merito alla propria posizione lavorativa”, dice infine l’Unione sammarinese dei lavoratori.

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