‘Legge sull’editoria, cambiate le carte in tavola, Usgi indignata’

‘Legge sull’editoria, cambiate le carte in tavola, Usgi indignata’

[c.s.]Questa la posizione emersa dall’assemblea dell’8 maggio scorso. Le motivazioni sono serie e importanti.

Se infatti all’esame della prima stesura, nonostante le correzioni da fare, la legge era parsa un punto di partenza su cui discutere, sul quale gli operatori dell’informazione nell’incontro del 2 maggio avevano trovato disponibilità a recepire le loro proposte, nella nuova stesura il progetto di legge che entrerà in prima lettura in Consiglio, cambia le carte in tavola in maniera sostanziale, a partire dalle premesse che diventano, a questo punto, inaccettabili.

L’incontro del 2 maggio, seppure preliminare, si rivela dunque inutile dato che la base di confronto è cambiata dalle fondamenta.

Il confronto di venerdì 2 maggio presso la Segreteria di stato alla Giustizia e informazione, era stato fatto, insomma, sulla base di un testo di legge che poi è stato cambiato nei suoi punti essenziali. Questo ha suscitato l’indignazione degli operatori dell’informazione che in un primo momento avevano apprezzato la disponibilità della Segreteria.

La nuova stesura , sempre che a questo punto sia quella definitiva e la normativa non venga stravolta e peggiorata ulteriormente, cambia totalmente le premesse della legge e inserisce punti che la infarciscono di contraddizioni – come quella assurda che quello televisivo non sarebbe un prodotto editoriale, ma i telecineoperatori sarebbero operatori dell’informazione – inserendo principi ritenuti contrari al diritto all’informazione e alla libertà di espressione. E’ grave avere tolto dall’articolo 1, che prevede le finalità della legge, i richiami imprescindibili alla Dichiarazione dei Diritti Sammarinese e alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo.

Sulla base di questo atteggiamento e di questi presupposti l’assemblea dell’Usgi ritiene sia opportuno il ritiro del provvedimento e la sua ridiscussione su basi condivise.

Relativamente alla legge cosiddetta sul ‘Giusto processo’ e all’articolo 16 sul ‘Divieto di pubblicazione’, si confermano le posizioni precedentemente espresse e si rileva che non pare che la nuova stesura abbia ascoltato le indicazioni del commissario per il diritti umani Hammarberg.

Il Direttivo Usgi

Si allega, di seguito, l’articolo 1 della legge ‘Disciplina dell’Editoria e della professione degli operatori dell’informazione’, nella prima stesura sottoposta al confronto e nella seconda stesura, come entrerà il Consiglio.

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