Libera suona la carica: “Facciamo qualcosa di concreto a San Marino per le persone con disabilità”

Libera suona la carica: “Facciamo qualcosa di concreto a San Marino per le persone con disabilità”

“È ora di concretizzare con risposte strutturali e adeguate nei confronti delle molte sollecitazioni per il miglioramento della qualità e per il rispetto della dignità di centinaia, se non migliaia, di persone con disabilità e i loro familiari”.

Lo dice Libera in occasione delle prossime celebrazioni delle Giornata nazionale e internazionale della promozione e della tutela delle persone con disabilità, rispettivamente il 2 e 3 dicembre.
“Riteniamo quantomai necessario, se non urgente, giungere a risposte strutturali e adeguate nei confronti delle molte sollecitazioni per il miglioramento della qualità e per il rispetto della dignità di centinaia, se non migliaia, di persone con disabilità e i loro familiari”, sottolinea Libera in un comunicato.
E ancora: “Libera, in questi anni, ha stimolato, nel suo ruolo di opposizione, il governo su diverse proposte sui temi dell’inclusione e sull’importanza di consentire la piena libertà di movimento anche ai disabili, coinvolgendo i bambini e le scuole. Dalla regolamentazione della figura del caregiver, ai progetti di vita indipendente, dove si è predisposto un gruppo di lavoro dedicato che speriamo possa portare a concretizzare qualcosa, all’inserimento lavorativo, ai fondi per la disabilità e al supporto per le diverse associazioni di volontariato attive a supporto delle persone più svantaggiate fino alle denunce rispetto alla gestione dei servizi legati alla disabilità che devono rimanere un fiore all’occhiello per la nostra comunità”.
“Facciamo qualcosa di concreto – suona la carica la forza politica sammarinese di minoranza -. Ricordiamo che è ancora fermo in prima lettura, in Consiglio, l’atteso progetto di legge, presentato da Libera, ‘Inclusione lavorativa delle persone con disabilità’. Discutiamolo, confrontiamoci e portiamo a casa questo provvedimento“.
“A San Marino la legge in materia è ormai obsoleta risale al 1991 ed è ovvio e doveroso rinnovarla in tutte le sue fattispecie. In base a questa legge c’è l’obbligo per le imprese dell’assunzione di una persona con invalidità ogni 20 dipendenti e vengono garantiti incentivi contributivi, per il datore di lavoro, in base al grado di disabilità. Tale normativa però è quasi completamente disattesa”, rimarca Libera, che ricorda di aver “presentato un progetto di legge con l’obiettivo di ottemperare alla necessità, per le persone con disabilità, di essere inserite nel mondo del lavoro”.
“Vogliamo istituire un Fondo a sostegno delle persone svantaggiate che viene utilizzato, in primis, per finanziare sgravi e incentivi volti all’assunzione delle persone con disabilità e, in seconda battuta, a sostenere i percorsi di formazione in collaborazione con il Centro di formazione professionale – asserisce Libera -. Le aziende assumono o contribuiscono al fondo, con la solidarietà sociale. La promozione dell’inclusione lavorativa non è solo un dovere sociale ma anche un diritto fondamentale, tutelato dalla Convenzione delle Nazioni Unite”.
“L’auspicio allora è che il Consiglio voti con celerità il progetto di legge. Tutte le leggi e le iniziative, in questo senso, devono puntare a creare un ambiente in cui ogni persona abbia l’opportunità di contribuire alla società in modo significativo“, chiosa Libera.
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