L’Informazione di San Marino intervista Diego Rossi, investito due anni fa a Milano: “Sono nato una seconda volta dopo sette settimane di coma”

L’Informazione di San Marino intervista Diego Rossi, investito due anni fa a Milano: “Sono nato una seconda volta dopo sette settimane di coma”

Rassegna stampa – “Sono nato una seconda volta dopo sette settimane di coma”. Intervista a Diego Rossi, ciclista sammarinese investito a Milano nel 2022. “Anche nei momenti più difficili ho cercato di farmi forza e ogni giorno cerco di fare un po’ di più del giorno prima. Grazie a tutti di cuore”

Oggi siamo molto lieti di intervistare Diego Rossi, l’atleta sammarinese 23enne, vittima di un incidente qualche anno fa, che con la sua tenacia è di grande insegnamento ed esempio e a tutti, specialmente a chi sta vivendo un’esperienza simile alla sua.

Cosa è successo a settembre 2022? “È cambiata la mia vita. Da marzo 2022 mi ero trasferito a Milano, condividevo un appartamento con altri miei coetanei e lavoravo in un negozio di abbigliamento sportivo. Il 14 settembre, proprio mentre stavo andando al lavoro in scooter, all’altezza di un incrocio una macchina mi ha urtato e sono caduto con la fronte sul marciapiede, il casco mi ha protetto dall’impatto , ma conseguentemente è volato via, da quel momento sono entrato in coma. Per fortuna le azioni di soccorso sono state tempestive e sono stato ricoverato all’ospedale Niguarda, in terapia intensiva neurologica”.

Come stai ora? “Ora sto bene, mi sento ogni giorno meglio, il recupero sta procedendo bene, da quando mi sono risvegliato dal coma (durato circa 7 settimane) ho avuto importanti progressi e sono molto fiducioso di ottenerne ancora…”

Come passi la tua giornata? “Le mie giornate le trascorro facendo fisioterapia, il lunedì e venerdì a Cesenatico, gli altri giorni a San Marino, dove ho anche la seduta programmata col neurologo e con la logopedista, da qualche settimana sempre qui a San Marino abbiamo aggiunto l’attività in piscina”.

Cosa è cambiato nella tua vita? “Ovviamente la mia vita è cambiata, per me è come se fossi nato due volte. Ora come quando ero piccolo sto imparando di nuovo a camminare, a muovermi da solo, a fare le scale, sto cercando di riprendermi l’autonomia di prima. Tutto quello che prima era normale e facile ora lo devo riconquistare . Ma ogni piccolo progresso per me è un grande risultato”.

Cosa è migliorato? “Sicuramente mi è arrivata più consapevolezza, sono ulteriormente maturato e apprezzo tutto, ogni piccolo risultato mi fa sentire sempre più vivo e felice, la salute è la cosa più importante della vita e io desidero riconquistarla”.

Che messaggio ti senti di dare? “Non voglio intromettermi nella vita altrui, ma se posso aiutare anche una sola persona con la mia testimonianza sono felice. Quello che mi sento di dire e soprattutto che a me aiuta è pensare che ogni giorno devo fare un po’ di più del giorno prima per migliorare sempre. Anche nei momenti più difficili ho cercato di farmi forza, tante cose che ho ottenuto non erano così scontate e questo mi spinge sempre di più ad avere coraggio e fiducia nel futuro”.

Quanto ha inciso il tuo atteggiamento? “La mia forza conta molto, la mia grande volontà mi spinge sempre più avanti, ho margini di miglioramento e farò di tutto per poterli ottenere. Ma tutto ciò non sarebbe possibile senza l’aiuto di tante persone che in questa vicenda mi hanno supportato. Sono veramente grato alla mia famiglia, ai miei amici, ai medici e ai fisioterapisti che ogni giorno mi assistono, a chi a Milano mi ha soccorso e salvato. Tutte queste persone sono i miei angeli custodi, sono tutti speciali. Ringrazio anche coloro che non conosco, ma si sono interessati alla mia vicenda , nei momenti più difficili mi hanno dato molto aiuto, i numerosi messaggi che giungevano e che la mia famiglia mi comunicava”.

Quali sono i tuoi futuri progetti? “Ovviamente i progetti ci sono, ma prima di tutto viene il mio recupero, proprio adesso andrò al Salus a Torre Pedrera per operarmi al braccio destro dove ho problemi di allungamento e movimento, poi sicuramente seguiranno altri mesi di fisioterapia. Spero di recuperare quanto più possibile e riavere la mia autonomia. Ho rischiato la vita, so cosa significa il dolore e la sofferenza, il peggio ora è passato, qualsiasi sfida mi si presenti in futuro l’ affronterò con la stessa determinazione e volontà. Grazie a tutti di cuore!”

Articolo tratto da L’Informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23

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