MARINO CECCHETTI – Il Paese ha bisogno di mantenere aperto un proficuo dialogo non solo con Bruxelles e Roma, anche con Rimini, la cui provincia ci circonda quasi completamente dopo il passaggio di tanti comuni del Montefeltro dalle Marche alla Emilia Romagna.
Venti giorni fa il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad ha diffuso una nota stampa in cui ha prospettato «un accordo strutturale» appunto fra Rimini e «la più antica repubblica del mondo».
Una «sorta di piano strategico condiviso su ambiti centrali per il territorio e di comune interesse». Questi i campi su cui operare: «infrastrutture, trasporti, logistica, transizione ecologica, cultura, sviluppo economico e turismo, sport e benessere».
È una sollecitazione forte quella arrivata in forma pubblica dal sindaco di Rimini per una collaborazione di grande rilevanza. A proposito della superstrada, ad esempio, si avvierà «il superamento delle intersezioni semaforiche che oggi sono un evidente tappo per lavoratori, imprese, cittadini e turisti». Da quando aspettiamo che agli incroci regolati ora da semaforo vengano realizzate rotonde di raggio adeguato?
Dispiace che, nella dichiarazione pubblica del sindaco non sia previsto un collegamento viario specifico dal territorio sammarinese al Metromare, cioè il Trasporto Rapido Costiero (TRC), magari utilizzando il tracciato della ex ferrovia Rimini – San Marino. Tracciato ferroviario che, invece, Sadegholvaad propone di usare per realizzare un «corridoio green Rimini-Titano dedicato alla mobilità attiva ad alto contenuto innovativo, capace di connettersi alla Ciclovia Adriatica». Il nostro Governo cosa sceglierà?
Promettente il rilancio su nuove basi del Fellini, aeroporto – grazie alla Repubblica di San Marino – «internazionale».
Articolo tratto da L’Informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 22