Livio Bacciocchi su Immcapital e appartamenti sfitti a San Marino

Livio Bacciocchi su Immcapital e appartamenti sfitti a San Marino

Livio Bacciocchi ieri, per la prima volta dopo l’arresto dello scorso 21 settembre in seguito all’operazione Staffa della procura di Napoli con l’accusa di partecipazione in associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio, ha incontrato la stampa con il proprio avvocato difensore Carlo Biagioli.

Durante la conferenza c’è stato modo di precisare anche l’accordo avvenuto tra Immcapital (l’immobiliare riconducibile al notaio sammarinese) e le banche coinvolte in alcuni cantieri a rischio chiusura, ovvero Bsm e Ibs.

“Quando il mio assistito si è reso conto di non potere più continuare a finanziare i cantieri – ha precisato il legale Carlo Biagioli – ha deciso di cercare un accordo con i due istituti coinvolti affinchè le case venissero infine consegnate ai compratori. Le due banche, esposte per decine di milioni di euro, hanno convenuto che questo fosse il male minore. Il fallimento di Immcapital avrebbe causato danni maggiori”.

“Il mio interesse era quello di garantire una casa a chi l’aveva comprata”, ha aggiunto Bacciocchi il quale si auspicava forse “tempi più brevi, ma ora la palla è in mano alle banche”.

L’avvocato sammarinese ha poi dichiarato di aver dato delle garanzie anche con ipoteche
sulle proprietà (anche se protette da trust), per le eventuale minusvalenze.

In chiusura di conferenza un piccolo accenno anche ai troppi appartamenti sfitti a San Marino: “6000 appartamenti sfitti? Non saprei, mi sembra un numero esagerato. Comunque a San Marino si è costruito molto utilizzando i leasing, quindi chi costruisce è costretto a non scendere sotto una certa soglia. Ecco perchè i prezzi non scendono”, ha affermato Bacciocchi.

 


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