La congiuntura economica e il crollo delle entrate sta imponendo una revisione della spesa pubblica, ne è dimostrazione la spending review. Questo tuttavia non deve portare a tagli indiscriminati in settori primari dello Stato come la Sicurezza. Proprio in questi giorni la nostra Repubblica è stata presa d’assalto da bande specializzate che hanno svaligiato diverse attività commerciali e case, con ripercussioni davvero pesanti per i malcapitati. Come mai questi balordi hanno agito indisturbati potendo portare a termine il loro obiettivo?
Sono convinto che il presidio del nostro territorio in tempo reale debba essere la regola, sia con la tecnologia che con uomini e pattuglie in strada. Per fare ciò occorre eliminare gli sprechi per aumentare le risorse disponibili per la sicurezza dei cittadini; è una questione di primaria importanza che deve essere affrontata con professionalità e risorse adeguate da parte delle Istituzioni e dello Stato.
Prima di tutto serve una riforma seria delle forze di pubblica sicurezza per coordinare meglio, semplificare e rendere più efficiente l’assetto attuale, che a detta di molti cittadini non risponde alle esigenze della comunità.
In secondo luogo occorre dotare di telecamere tutto il nostro territorio, infatti con le nuove tecnologie è possibile installare questi dispositivi in tutti i confini della Repubblica con un costo contenuto.
Condizione più importante è l’assunzione e l’addestramento di nuovo personale, con la conversione di tutto il personale esistente alle più aggiornate tecniche di lotta e prevenzione alla criminalità, avviando collaborazione con paesi avanzati in questo settore come ad esempio Stati Uniti ed Israele, oltre che allo Stato italiano.
Essere addestrati e presenti in modo efficace sul territorio, infatti, non solo permette di intervenire immediatamente in caso di furti o minaccia al cittadino, ma rappresenta anche un valido strumento di prevenzione dei fenomeni di illegalità.
I tagli alla spesa sono necessari ma allo stesso tempo si devono incrementare gli investimenti nelle forze dell’ordine.
Di notte devono essere su strada almeno 6 pattuglie e il numero di agenti totale deve aumentare di diverse unità, attrezzandoli per la sfida alla criminalità.
I soldi necessari per fare tutto questo sono già disponibili nei compensi faraonici dei vertici di Banca Centrale.