Il Presidente Mattarella ringrazia i Reggenti di San Marino per gli auguri: “Rafforzare i vincoli di amicizia che ci uniscono”

Il Presidente Mattarella ringrazia i Reggenti di San Marino per gli auguri: “Rafforzare i vincoli di amicizia che ci uniscono”

Il presidente della Repubblica italiana rieletto, Sergio Mattarella, ha risposto al messaggio di felicitazioni dei Capitani Reggenti della Repubblica di San Marino, Francesco Mussoni e Giacomo Simoncini.

Lo rende noto la segreteria di Stato per gli Affari Esteri, spiegando in un comunicato che, in seguito al messaggio inoltrato dalle Loro Eccellenze i Capitani Reggenti in occasione della rielezione del presidente della Repubblica Italiana, il capo di Stato, Sergio Mattarella, ha fatto pervenire “un affettuoso e pronto riscontro alla Reggenza, esprimendo gratitudine per l’alta considerazione a livello personale, nella vivida memoria della più recente visita effettuata al Quirinale nel maggio scorso“.

“Con toni cordiali e parole di apprezzamento e di stima”, il presidente Mattarella conferma “…..il vivo desiderio di proseguire il lavoro fin qui realizzato con l‘obiettivo di rafforzare costantemente, giorno dopo giorno, anche attraverso il percorso associativo alla comune casa europea e ai suoi valori, i vincoli di amicizia che uniscono i nostri Paesi e i nostri Popoli….”.

Il presidente Mattarella, a cui il Titano ha riconosciuto lo scorso ottobre la massima onorificenza di San Marino, definisce altresì “una ragione di incoraggiamento il poter contare sulla collaborazione dell’Eccellentissima Reggenza“.

I Capitani Reggenti Francesco Mussoni e Giacomo Simoncini, all’indomani della rielezione per il prossimo settennato, avevano prontamente fatto pervenire al presidente Mattarella “espressioni sinceramente partecipate della più alta ammirazione per l’esemplare spirito di servizio e senso di responsabilità dimostrati nell’attuale delicato momento, nell’auspicio che il nuovo mandato confermi e consolidi il dialogo costante, la collaborazione e cooperazione per affrontare insieme le problematiche di comune interesse“.

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