Il giorno dopo le parole di Augusto Casali (Nps) che profetizzavano la fine del Patto, ecco la replica di Marco Gatti, Segretario del Pdcs, in cerca di timonare una barca, quella della maggioranza, in piena tempesta.
Ne parla l’Agenzia Dire-Torre1
Di fronte ai rendez-vous improvvisati e ai requiem gridati del Patto,
non resta che scuotere la testa. “C’e’ confusione ovunque”- ammette
intervistato sull’attualita’ politica, alla vigilia di un appuntamento
importante quale il Consiglio grande e generale di luglio e
all’indomani delle parole di Augusto Casali sulla fine della
maggioranza. “Si da’ l’impressione ai cittadini -prosegue- che la
politica ancora non sappia ragionare sugli interventi per il paese ma
prevalga l’interesse, seppur legittimo, partitico”.
Ad eccezione del
Pdcs, aggiunge, che “intende interpretare la politica in coerenza, non
in modo improvvisato, senza farsi condizionare dall’umore del momento e
pertanto va avanti”, anche se a passi piccoli e con la dovuta cautela
“ricercando le soluzioni migliori per il Paese”.
In questa fase
politica, a un anno dalle elezioni, “bisogna avere chiaro quello che si
vuole fare e come lo si vuole realizzare – motiva- se non e’ cosi’, i
cittadini ti vedono disponibile a qualunque cosa per raggiungere o
mantenere il potere e perdi ogni credibilita’”.
[…]
L’auspicio e’
che per il prossimo appuntamento elettorale si dia appuntamento “una
coalizione importante che raggruppi larga parte del Paese” e che,
soprattutto, “condivida il programma politico- precisa- perche’ e’ inutile avere i numeri senza condividere il da farsi”.
Pero’, i socialisti devono rimboccarsi le maniche. Il segretario indica la sua aspettativa:
“Dal Partito socialista mi aspetto una presa di posizione piu’ ferma e alla luce del sole sui temi principali per il Paese”.
[…]
In conclusione,
“dai socialisti- ribadisce- mi aspetto che, indipendentemente dai ruoli,
contribuiscano e portino contributi importanti sui temi importanti per
il Paese”.
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