L’Informazione di San Marino
La gara per
chiedere i danni.
Marino Cecchetti
Pare che si stia scatenando una gara fra i partiti e di governo e di
opposizione per ordinare all’Avvocatura dello Stato di avviare in Tribunale le
azioni per il recupero di qualsiasi danno arrecato allo Stato. Si cita, a
dimostrazione della buona fede, una delibera
del Congresso di Stato del 24 aprile 2007.
Tale delibera fu emessa, fra l’altro, per recuperare il danno allo Stato
(oltre
16 milioni di euro) arrecato da Banca del Titano. Non fu messa, però, in
esecuzione. Il 25 ottobre di quello stesso 2007, con il placet di Banca
Centrale, la Bdt fu venduta a 3 euro. Nell’atto, firmato anche dal Presidente di
Banca Centrale, è scritto che lo Stato, nonostante i 16 milioni, non
era creditore. Infatti lo Stato non ha mai recuperato nulla. Invano l’avv.
Alvaro Selva suggerì di promuovere azioni verso i soci. Anzi,
successivamente, Bdt, quando prese il nome di Smib, fu – su ‘indicazione’ della
politica? – beneficiata da Banca Centrale con un altro bel
pacchetto di milioni.
E,
su Bdt-Smib, perfino una decisione del
Consiglio G. e G. presa all’unanimità il 20
luglio 2012 è caduta nel vuoto: ordinava all’Avvocatura
dello Stato di intervenire.
Centinaia di milioni di euro stanno uscendo dall’erario pubblico verso diverse banche, praticamente a fondo perduto, con lo stratagemma
del credito di imposta. E per un ammontare ancora da definire perché praticamente
ad libitum delle banche stesse.
Centinaia di milioni di euro
sono da recuperare
per la monofase. Lo Stato ha 30
anni per intervenire. Ma sta facendo nulla. Non è andato in prescrizione,
ai fini del recupero, nemmeno Long Drink.
Si sono schierati per il
recupero dei danni arrecati allo Stato (salvo errori od omissioni): Ap, C10,
Rete, Ns, Psd. Manca la Dc.
La Dc non c’è.
Allora la
Dc si riscatti con un gesto concreto: diffonda
(lo fece
per Bdt!) i documenti
relativi al passaggio di proprietà di Banca Commerciale Sammarinese, come chiesto, fra altri, dall’ex
Presidente di detta Banca, Emilio Della Balda. Vanno
pubblicati quei documenti perché lo Stato ha fatto un esborso che Banca
Centrale ha promesso di quantificare fin dal giugno
2012. Quei documenti finora non sono noti perché
i sottoscrittori (fra cui i rappresentanti delle pubbliche istituzioni!) hanno accettato
quanto segue: “Le Parti espressamente
esonerano il Notaio che autentica le
firme qui di seguito apposte da ogni obbligo di registrazione della presente
scrittura”.
Quei documenti pare che siano
stati negati anche al Consiglio dei XII, che avrebbe preso delle decisioni, per
così dire, al buio. È vero?
Perché i partiti invece di continuare
negli annunci non passano davvero all’azione?