Mazzini, Rf: “Passa il messaggio che nel paese c’è chi può agire al di fuori delle regole”

Mazzini, Rf: “Passa il messaggio che nel paese c’è chi può agire al di fuori delle regole”

“Difficile adesso spiegare ai sammarinesi che per un reato commesso non si paga una pena”

In apertura della conferenza stampa di Repubblica Futura, MaraValentini ha rivolto un pensiero, nella ricorrenza dell’8 marzo, all e“donne ucraine che che difendono figli e mariti”. Ha poi lasciato la parola a NicolaRenzi per l’argomento principale dell’incontro, e cioè la sentenza finale del processo del Conto Mazzini. “Sentenza basata a sua volta sulla sentenza del Collegio Garante che – sottolinea Renzi – ha comunque riconosciuto la concretezza dell’impianto accusatorio. Difficile spiegare oggi ai sammarinesi che per un reato commesso non si debba pagare una pena. Nella passata legislatura ci fu una lunga lotta per giungere alla nomina di due giudici d’appello, e la loro presa d’atto fu fatta molto in ritardo e ostacolata in tutti i modi possibili, cosa che ha ritardato il processo”.

Ricorda poi i feroci attacchi contro il giudice Caprioli, sia tramite organi di stampa sia in consiglio, per tentare di delegittimarlo in modo da non arrivare alla sentenza. Così come gli attacchi a Buriani e Felici. “L’opera di discredito contro chi indagava sul conto Mazzini faceva parte del piano per ritardare il processo – afferma Renzi – Aggiungiamo poi la nomina del Collegio Garante fatta in fretta e furia, che ha portato alla sentenza del processo d’appello”.

Renzi ricorda poi la “terra da ceci” profetizzata da Gatti. “Alcuni giudici sono stati cacciati, altri se ne sono andati spontaneamente. Le uniche azioni in cui non si sono viste fratture nella maggioranza” sottolinea, puntando il dito anche sull’introduzione del terzo grado di giudizio, un provvedimento adottato “con un tempismo inaccettabile, e con la collaborazione di avvocati difensori di alcuni imputati del conto mazzini”.

Infine sottolinea come “la maggioranza fa quadrato anche nella nomina della nuova presidenza della commissione Giustizia. Nella passata legislatura lasciammo la presidenza all’opposizione mentre questa maggioranza ancora una volta ha voluto prendere tutto. Il conto Mazzini ha segnato oltre 10 anni della nostra storia, ma la maggioranza ha rifiutato di inserire un comma nel prossimo Consiglio, come avevamo chiesto, perché non se ne deve parlare”.

Non manca un attacco a Rete, che, si chiede Renzi, “come ha fatto a passare dal chiedere di proclamare festa nazionale il giorno dell’arresto di Gatti a interventi come quelli recenti? Le manifestazioni di Rete di allora erano disgustose, e lo dicemmo, ma anche passare a votare leggi che servano a garantire l’impunità agli imputati del Conto Mazzini è altrettanto grave”.

Anche Roberto Giorgetti sottolinea che è “evidente che questa maggioranza ha avuto fin dall’inizio l’unica priorità di mettere le mani nel tribunale. Sul resto bisogna registrare una inadeguatezza imbarazzante. Siamo un paese in grande difficoltà, con poche prospettive di poter gestire questa situazione, basti vedere la deriva della sanità pubblica. Ma l’unico aspetto cui si è dedicato il governo è la giustizia – rimarca – Non siamo giustizialisti, ci siamo sempre sentiti molto lontani da chi faceva processi dai microfoni del Consiglio, ma non possiamo sottrarci a una analisi politica degli ultimi fatti. La caduta del vecchio governo e la formazione di questo facevano parte di un progetto finalizzato alle vicende di questi ultimi giorni. E’ com- promessa la credibilità per chi crede che tutti i sammarinesi debbano agire nel rispetto delle leggi. Già i fatti dei festini di via Giacomini ha fatto passare il messaggio che c’è chi nel paese può agire al di fuori delle leggi, minando la credibilità dei governanti. Noi Crediamo che il tribunale sia ancora in grandissima difficoltà, perché si stanno connaturando interferenze tra il tribunale e la politica, vedi la denuncia di cittadini indagati per anni di nascosto o quella recente di cittadini denunciati per avere scritto sui giornali. Dopo due anni dall’insediamento del nuovo governo ci troviamo in una posizione di stallo, con litigiosità interna alla maggioranza e totale e immobilismo”.

In chiusura Mara Valentini ha ricordato l’appuntamento in diretta Facebook di questa sera dedicato al tema dell’imprenditoria nell’era del post-co[1]

 

Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23

 

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