Mentre continuano le bufale sui presunti nuovi posti di lavoro, il paese sta morendo. Csdl

Mentre continuano le bufale sui presunti nuovi posti di lavoro, il paese sta morendo. Csdl

Mentre continuano le bufale sui presunti nuovi posti di lavoro, il paese sta morendo
di Giuliano Tamagnini (Segretario Generale  CSdL)
Per tutto lo scorso anno, così come negli anni precedenti, il sindacato unitario ha chiesto insistentemente al Governo di fornire risposte alle gravissima crisi occupazionale, economica, ma anche morale e sociale che attanaglia San Marino, ma da parte dell’Esecutivo non si è mossa neanche una foglia.
Anche le ultime richieste di incontro su occupazione, conti pubblici e previdenza, avanzate da almeno dieci giorni, non hanno ricevuto nemmeno uno straccio di risposta. Analoga sorte era capitata alle almeno trenta lettere di richieste di incontro inviate nel 2014 dalla CSU al Congresso di Stato sulle principali problematiche del paese.
Colpevolmente, dall’Esecutivo si continua a raccontare che vi saranno posti di lavoro, ma questo semplicemente e unicamente sulla base di ipotesi del tutto fantasiose.
Anziché incontrare le parti sociali e illustrare quali sono i progetti economico-industriali per rilanciare il paese, indicare quali aziende sono seriamente intenzionate ad investire a San Marino e quali sono le figure professionali richieste per dare lavoro ai nostri giovani e ai disoccupati, si fanno nuovi proclami, questa volta sul presunto arrivo di 100 nuovi posti di lavoro (l’anno scorso dovevano essere 600…), ma senza fornire nessuna certezza e nessuna informazione concreta. Solo voci, supposizioni, ipotesi.
Non è affatto questo il modo di affrontare una crisi economica e occupazionale così drammatica, come dimostrano i dati sulla disoccupazione sempre più allarmanti, e di tenere relazioni con le parti sociali. Se l’Esecutivo ha dei progetti di rilancio economico, ed ha individuato delle aziende serie e senza pendenze con la legge disposte ad investire nel paese, convochi il sindacato e le parti sociali e li spieghi a loro e ai cittadini.
Questi fantomatici 100 posti di lavoro sono, appunto, una piccola parte dei 600 promessi nel 2014, di cui non si è vista nemmeno l’ombra. Dovevano essere frutto di progetti imprenditoriali imponenti per il nostro piccolo paese, come il polo dell’alta moda, che si rivelata anch’essa, come era facilmente prevedibile, una buttade del tutto fantasiosa e irrealistica, spacciata irresponsabilmente come una possibile risposta alla emergenza occupazionale.
Pertanto, anche questa ennesima sparata sui 100 posti di lavoro – peraltro ben poca cosa rispetto ad una disoccupazione che è arrivata a 1.900 unità – è solo l’ennesima bufala per mascherare la totale assenza di idee e di progetti del Governo e la sua completa indisponibilità a confrontarsi con il sindacato e le parti sociali.
Nessuna risposta è arrivata neanche rispetto agli altri fronti, come la moralizzazione della politica e la piena affermazione della legalità, in un paese che ha visto personaggi politici di primissimo piano collusi con il malaffare, al centro di indagini giudiziarie che hanno portato discredito al nostro paese agli occhi del mondo intero. Le forze politiche devono ripulirsi profondamente, senza aspettare la fine delle inchieste giudiziarie in corso, ed essere rappresentate solo da persone sulla cui onestà non deve esservi il benché minimo dubbio.
In tal senso, tra le misure concrete che abbiamo proposto per realizzare questa operazione di pulizia, trasparenza e legalità, vi è anche l’abolizione del segreto bancario interno per tutti coloro che hanno fatto politica negli ultimi 20 anni o hanno ricoperto cariche pubbliche.
Tra le forze di maggioranza si è trascinata stancamente una verifica interna che non prodotto nessun effetto; tutto è rimasto come prima, e nel frattempo si è perso altro tempo prezioso che poteva essere usato più efficacemente per cercare, attraverso il confronto progettuale con le forze sane del paese, di dare un barlume di speranza a questo paese da tempo agonizzante…

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