Non cedere al qualunquismo

Non cedere al qualunquismo

Il Paese a rischio

Non intendiamo cedere alla tentazione del qualunquismo crescente, ma è indubbio che la vita politica del Paese negli ultimi anni è andata degradando fino all’attuale paralisi che è sotto gli occhi di tutti. Le forze politiche si sono presentate negli anni alle elezioni chiedendo al popolo la delega per guidare il Paese. Sono state delegate e si sono impegnate con giuramento, poi ci hanno fatto assistere agli eventi paradossali del degrado di questi ultimi anni. Quasi uno spergiuro ed un tradimento.

L’impegno di
Ephedra

L’Associazione Ephedra è sorta proprio per la forte preoccupazione riguardo i destini del Paese, i sintomi del cui degrado politico erano visibili da tempo. E’ impegnata da anni con mezzi modesti nella sollecitazione della partecipazione popolare consapevole, della cittadinanza attiva e della cultura della legalità, nel tentativo di vincolare le istituzioni ad introdurre nell’ordinamento norme sul codice etico e contro la corruzione (con Istanze d’Arengo già approvate dal Consiglio GG e in attesa di attuazione). Infine ha promosso occasioni di formazione alla politica, come il corso svolto questa primavera in collaborazione con l’Università e la Fondazione San Marino.

Le radici lontane della crisi

Il degrado ha radici lontane: nell’abbandono di quei principi morali decisivi di prudenza e di rigore seguiti in passato quando era in pericolo l’esistenza del Paese; ha radici nel perseguimento smodato dell’interesse privato a danno dell’interesse generale e del bene comune; ha radici nell’abbandono graduale della cultura della legalità; ha radici nella prevalenza in politica dell’autoreferenzialità, nell’allontanamento dalla gente, e nella mediocrità che è andata affermandosi in molti partiti.

Degrado
a
vasto
raggio

Non ci sono giustificazioni per questa situazione, non si sono sentite motivazioni di ordine politico particolare o generale degne di rispetto o con un minimo di dignità per giustificare questa crisi ed altre precedenti, quindi ha ragione chi sostiene che prevale ed ha prevalso l’interesse di gruppi innominati e nascosti ai quali alcuni del supremo organo legislativo obbediscono. Sono al servizio di interessi forti ed occulti. La gente, la società civile, ha anche le sue responsabilità, ma a questo punto non può più capire. La distanza della politica e delle istituzioni dalla gente non è mai stata tanto grande, come il prestigio del Paese all’esterno non è mai stato così basso.

Necessità di
risveglio e
riscatto

Le elezioni potrebbero non risolvere niente, perché non ci sono
progetti capaci di portare una ventata nuova. Dunque e’ necessario che la parte virtuosa del mondo politico alzi la testa e si ribelli ai mediocri prepotenti e collusi con i poteri forti esterni alle istituzioni; che i cittadini che hanno a cuore i destini del Paese e dei loro figli decidano di fare fronte comune contro questo stato di cose, che la società civile si riappropri delle sue prerogative sovrane, rifiuti la delega in bianco, scelga persone migliori ed escluda i mestieranti della politica al servizio degli affaristi e degli speculatori – di qualunque partito essi siano – che stanno portando alla rovina il Paese.

Cittadini
partecipi
responsabili e propositivi

E’ veramente giunto il momento per i sammarinesi di rimboccarsi le maniche. L’Ass. Ephedra si rivolge a tutti quei cittadini che ancora hanno a cuore il “bene comune” di questo Paese, affinché insieme inizino ad analizzare in maniera approfondita i mali che lo stanno affliggendo e le cause che li hanno originati. Tutti sono invitati ad un incontro promosso dall’Associazione per GIOVEDÌ 18 SETTEMBRE alle ore 18 al Parco di Montecchio, presso la sede dell’Associazione Micologica. Verrà illustrata una proposta di lavoro per elaborare un documento condiviso, che serva come bozza programmatica per la preparazione di un “Forum Pubblico dei Cittadini per ripensare la Politica” da svolgersi entro la primavera 2009. Il Forum dovrà elaborare delle proposte per aprire un confronto nel Paese. Due anni or sono si è commemorato il centenario dell’Arengo, oggi forse è giunto il momento di riaprirlo!

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