Norme occupazione a San Marino, Usl dice No alla ratifica degli emendamenti

Norme occupazione a San Marino, Usl dice No alla ratifica degli emendamenti

“Una giungla di emendamenti rischia di rendere le norme sul lavoro poco chiare. No alla ratifica del decreto delegato 38/2023 in questo Consiglio”.

Così  l’Unione sammarinese dei lavoratori commenta gli emendamenti al decreto delegato inerente la riforma delle norme relative all’occupazione.

“Si tratta di modifiche rilevanti con forte impatto sul mondo del lavoro e dunque della collettività tutta. Ci era piaciuto il primo approccio di condivisione, ma ad oggi ci troviamo ad avere un decreto in molti punti calato dall’alto che rischia di creare ulteriori problematiche – sostiene il sindacato in un comunicato -. Ad esempio, non è possibile lasciare a una Commissione per il Lavoro, senza paletti ben precisi, la decisione se l’attività di un amministratore sia unicamente gestionale”.

E ancora: “Ci vuole chiarezza non emendamenti che introducono deroghe totali o parziali che potrebbero minare la certezza del diritto e quindi creare situazioni non eque. Quando chiediamo il confronto reale e non la mera acquisizione di ‘regole, non regole’ e quindi di giusti tempi per trovare soluzioni che non creino altri problemi, lo chiediamo a ragion veduta e sarebbe rispettoso per la popolazione tutta, che il modo di fare di parte della politica, mutasse radicalmente. Questo non vuol dire che tutto quello che viene fatto sia sbagliato. Non vuol dire che le persone che ci hanno lavorato non si siano impegnate, l’impegno profuso deve però confluire in norme chiare, condivise, snelle, tutelanti per tutti, anche per chi come lo stesso Stato e l’Iss si ritrova troppo spesso a non riuscire a recuperare le pendenze nei propri confronti”.

“Come è possibile, inoltre, identificare le reali aperture di determinate attività o se queste siano effettivamente operanti quando è da anni che chiediamo maggiori controlli? E questo non perché gli uffici preposti non si adoperino tutti i giorni, ma perché non sono messi nelle condizioni di poterlo fare sempre tempestivamente e in più luoghi contemporaneamente, vista forse anche la carenza di organico”, puntualizza l’Usl, che poi infine auspica che “non vengano approvati gli emendamenti a questo decreto e che la ratifica resti sospesa per poter permettere un reale confronto con le organizzazioni sindacali”.

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