SAN MARINO. All’insegna della salute e della fisioterapia, proseguono le conversazioni di Libertas.sm con Roberto Mangano, titolare e fisioterapista di Punto Salute a Dogana di San Marino. Oggi il tema che viene affrontato è quello della Terapia Manuale Osteopatica, una tecnica decisiva per riportare in equilibrio il proprio corpo, ritrovando mobilità, anche post traumatica.
Roberto, che cos’è la Terapia Manuale Osteopatica?
Sembrano paroloni… ma si tratta di tecniche manuali che agiscono sull’apparato muscolo-scheletrico, capaci di ripristinare la mobilità di quelle parti del corpo che l’hanno persa per cause traumatiche o altro. La zona del corpo che ha un blocco, infatti, limita i movimenti non solo di quel distretto ma anche di altri: ed è proprio quel blocco che provoca dolore in quella zona o anche in altre zone.
Questo significa che la zona dove c’è dolore non sempre coincide con quella bloccata?
Proprio così, e dirò di più: spesso la zona dove c’è dolore è lontanissima da dove si trova il blocco.
Come capisci allora il luogo da cui devi iniziare a lavorare?
Qui entra in gioco l’abilità e l’esperienza del fisioterapista che, anzitutto, deve capire qual è la causa reale che sta alla base del sintomo che il paziente manifesta, e non ascoltando il sintomo e basta. In altre parole, a me interessa relativamente dove il paziente ha dolore: io devo scoprire da dove nasce il dolore.
Quindi da dove cominci a lavorare?
Il paziente si rivolge a me perché sente male. Io devo dargli sollievo il più presto possibile, ma allo stesso tempo lavoro su quelle che sono, a mio avviso, le cause del problema.
Come si svolge una seduta di Terapia Manuale Osteopatica?
Non sono un “Unicista” cioè non applico una singola tecnica o un metodo sempre uguale. Anzi: all’interno della stessa seduta applico quello che ritengo più efficace in quel momento, tenendo conto di tre pilastri fondamentali:
a)Valutazione del dolore e mobilità
b)Trattamento
c)Esercizi a casa mirati
Quindi in pratica al Punto Salute arriva una persona tutta ‘storta’ ed esce ‘raddrizzata’?
La risposta a questa domanda è: DIPENDE!
In che senso?
Il compito del fisioterapista è di riportare e mantenere il paziente in equilibrio. Un equilibrio tutto suo e soltanto suo, non di stravolgerlo! Non è vero che ‘dritto è sano’ e ‘storto è malato’. Dirò di più: spesso quelli ‘storti’ stanno benissimo. Si rivolgono a me quelli ‘troppo dritti’.
Non sembra possibile: un esempio?
Certo! Le persone scoliotiche, spesso, sono molto elastiche: si può dire che hanno degli ottimi ‘ammortizzatori’. Hanno trovato un loro equilibrio e stanno benissimo.
Invece, persone ‘drittissime’ spesso sono rigide, cioè non ammortizzano il movimento in maniera adeguata e sono pieni di acciacchi. Sembra incredibile: ma è proprio così!
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