Marco Letta – Corriere Romagna: Aree nomadi, 200 in piazza: «Non siamo razzisti» / Manifestazione del Supercomitato davanti a una possibile destinazione / Fischietti e manifesti. Bocciato il progetto del Comune: da qua non si passa
RIMINI. Via Arno è una strada neppure troppo larga, chiusa laggiù in fondo, dove a destra e a sinistra si aprono due spazi verdi, neppure tenuti benissimo. Sono i luoghi “incriminati”, destinati (forse, non si sa, vai a capire) a diventare una piccola area, l’indirizzo di una famiglia Sinti, trasferita da via Islanda. Ormai lo sanno tutti: il Comune vuole chiudere il campo nomadi, distribuire nei quartieri undici nuclei, pari a una cinquantina di persone. È nato un Supercomitato del no, che ne racchiude tanti altri. Dopo una paio di assemblee serali, ieri mattina la prima uscita di giorno: in via Arno, zona Villaggio Primo Maggio.
“Vade retro”. L’appuntamento è alle undici e già trenta minuti prima c’è chi si raduna, comincia a dare vita alla protesta e incolla ai cancelli qualche manifesto, l’immagine di una guarnigione romana con una scritta facile da interpretare “Di qua non si passa”. Attendendo i “rinforzi ” dalle altre parti della città, si formano i primi capannelli e appare subito lampante un fatto: il binomio “nomade furti” è indissolubile. È la prima preoccupazione, generata magari dall non conoscenza, dal sentito dire, ma da lì non si scappa: «Gli dovremo dire quando andiamo in vacanza, così hanno campo libero». (…)