SAN MARINO. Tolleranza zero e basta inciuci. Così si potrebbe sintetizzarsi la conclusione del lungo dibattito sul sistema finanziario.
I vertici attuali di Banca Centrale, Grais e Savorelli, sono stati contrastati come mai era avvenuto in passato nei confronti di Antonio Valentini, Luca Papi, Biagio Bossone, Mario Giannini, Ezio Paolo Reggia, Renato Clarizia, alcuni dei quali sono stati accusati di prestare collaterale assistenza a personaggi implicati in fatti di corruzione.
Si è insinuato che pure Grais e Savorelli sarebbero della stessa pasta di certi loro predecessori e che fra un po’ getteranno la maschera. Insomma sarebbero come gli altri.
I tempi sono cambiati. Non c’è spazio per gente di tal fatta in via del Voltone.
Per i poteri forti ed i politici corrotti questa volta andrà male. Comunque si camuffino.
A vigilare ci sono le minoranze.
Agguerritissime.
Nel corso degli ultimi mesi certe forze di minoranza hanno messo a punto una tale acutezza di vista nel settore bancario, che sono ormai capaci di trovare davvero l’ago nel pagliaio. Speriamo che continuino. E vadano avanti a testa alta e tolleranza zero. E senza inciuci.
Sono stati gli inciuci a rovinare il Paese. A partire da quello sulla depenalizzazione dei reati fiscali e finanziari varata a metà degli anni Novanta, leitmotiv della corruzione pubblica sammarinese degli ultimi decenni.