SAN MARINO. Fin dai tempi di Telesanmarino la vigilia di Natale le famiglie sammarinesi durante la cena seguono la trasmissione della tombola promossa e organizzata da Banca di San Marino, quando, questa Banca, si chiamava ancora Cassa Rurale Depositi e Prestiti di Faetano.
Di fatto la Tombola di Natale è l’unica trasmissione nazional-popolare della Televisione di Stato. La partecipazione della gente in Repubblica è pressoché totale. E, su detta emittente, non ha la concorrenza di altri format di intrattenimento.
Ebbene, scandalosamente, già l’anno scorso, e ancor più sorprendentemente quest’anno, hanno fatto irruzione in detta trasmissione gli spot della Giochi del Titano. Un tradimento alla buona fede dei telespettatori. Sì, perché in una trasmissione che per tanti motivi dovrebbe essere ‘ultraprotetta’ (come si dice in gergo), Pippo Baudo ha sollecitato i sammarinesi a frequentare il casinò di Rovereta. Lo spot, lanciato in quella particolare circostanza, potrebbe essere stato recepito come un impegno civico a giocare a Rovereta. Lì, nei casinò, si sa ci si rovina. Però a San Marino, dice Baudo, avviene ‘con stile’.
Questa irruzione dei giochi nello spettacolo della vigilia di Natale sta danneggiando, indirettamente, anche il benemerito ente promotore storico della iniziativa televisiva, il gruppo bancario Banca di San Marino che, fra l’altro, detiene il copyright del format.
Si ha l’impressione che la Giochi del Titano e L’Ente di Stato dei Giochi abbiano deciso di puntare – primariamente? – sul bacino interno, sfruttando l’iniziativa della Banca di San Marino, forse a seguito delle critiche che in prossimità delle elezioni italiane, si sono riaccese nelle zone limitrofe, in questi ultimi giorni. Da Rimini si è minacciato di riaprire questioni che da qualche anno sembravano sopite, sul gioco d’azzardo nella Repubblica di San Marino.