San Marino. Altri in via del Voltone, non solo Savorelli, ci hanno danneggiato

San Marino. Altri in via del Voltone, non solo Savorelli, ci  hanno danneggiato

SAN MARINO. La tresca Banca Tercas di Teramo e Banca del Titano (poi San Marino International Bank) potrebbe essere  stata la goccia che ha fatto traboccare  il vaso della indignazione a Roma. Si è mandato alla malora  il sistema finanziario sammarinese per fare gli interessi di qualche gruppo di faccendieri senza scrupoli, alcuni anche sammarinesi? Troppo facile scaricare tutto sul Conte Enrico Maria Pasquini. Banca del Titano e collegamenti annessi: uno dei  ‘buchi oscuri’ di San Marino.  

In via del Voltone, personaggi come Lorenzo Savorelli non sono stati un’eccezione.
Con la crisi di Banca del Titano (Bdt), agli inizi del 2006, si avvertì la necessità di dotare Banca Centrale (Bcsm) di una vera struttura di vigilanza. Ci si rivolse a Stefano Caringi: “30 anni al servizio della Banca d’Italia e titolare delle più complicate verifiche finanziarie della penisola”. Ci aiutò? Bdt il 15 ottobre 2007 ricevette dallo Stato 16 mln di euro. Dieci giorni dopo, con Caringi alla vigilanza di Bcsm, la banca si offrì, per euro 3 (leggasi tre), a Banca Tercas di Teramo, ed il mese dopo erogò alla stessa Tercas un prestito di 20 mln. E c’è di peggio. Siccome Tercas non avrebbe potuto – per la legislazione italiana – acquistare una banca a San Marino, il passaggio di proprietà avvenne, di nascosto da Bankitalia, attraverso “soggetti legati a Tercas e messi assieme da Tercas”.
Tali “soggetti” ricevettero poi finanziamenti a gogo: chi da Smib (nuovo nome di Bdt), chi da Tercas e chi da entrambe. (…)

Leggi l’intero articolo di Marino Cecchetti pubblicato dopo le 22

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy