San Marino. Conto Mazzini e “l’utilizzo dei media pro domo sua” da parte di alcuni imputati

San Marino. Conto Mazzini e “l’utilizzo dei media pro domo sua” da parte di alcuni imputati

Antonio Fabbri. L’informazione di San Marino: Conto Mazzini e “l’utilizzo dei media pro domo sua” da parte di alcuni imputati.

SAN MARINO. Nelle motivazioni del “conto Mazzini”, nella parte introduttiva, il giudice fa anche il punto su come da alcuni imputati siano stati usati mezzi di informazione compiacenti allo scopo, emerso con evidenza anche durante il processo, di delegittimare l’attività di indagine degli inquirenti e degli ausiliari del Commissario della legge e a fare passare come inconsistente l’impianto accusatorio. Una delegittimazione che parte dall’attacco verso chi ha dato conto della “tangentopoli sammarinese-conto Mazzini”. Premette il giudice nel trattare l’argomento: “Quanto al timore manifestato da talune procure circa possibili influenze sul giudice dettate dal contesto sociale, non si può che segnalare tale inconveniente come connaturato ad ogni decisione, ed al fatto che il giudice è un essere umano, che vive socialmente in un tempo ed in luogo. Purtroppo, ad oggi, non si sono trovati sistemi migliori – o non peggiori – di quello praticato a San Marino, basato sullo Stato di diritto, e quindi sull’ applicazione al caso concreto della legge attraverso un procedimento tecnico, da parte di un funzionario statale dotato di uno status di spiccata autonomia e indipendenza”. (…)

Leggi l’articolo integrale di Antonio Fabbri pubblicato dopo le 22

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