Riviera adriatica. Da Ravenna a Pesaro manca personale alberghiero. Proprietari a lavare i piatti

Riviera adriatica. Da Ravenna a Pesaro manca personale alberghiero. Proprietari a lavare i piatti

RIVIERA ADRIATICA. Manca personale negli alberghi: una vera e propria emergenza.Il Resto del Carlino, Nazionale.

Pesaro, Roberto Damiani: Lavoro e affari. Gli albergatori si mettono a pulire / Sole, mare e niente lavapiatti Tra gli hotel della Riviera esplode l’emergenza personale.
NESSUNO in riviera vuol più fare il cameriere. E nemmeno l’aiutocuoco, il lavapiatti, la pulizia delle camere, l’addetto alla cambusa. Gli italiani non si trovano, non si propongono, anzi non ci pensano nemmeno di chiedere di fare quei lavori negli hotel. E quei pochi che azzardano dicono quasi sempre no appena scoprono di dover esser impegnati otto ore giornaliere. Vanessa Gasparini dell’hotel Clipper di Pesaro è ancora sotto choc: «Mi sono sentita dire da un ragazzo che chiedeva di lavorare in sala se poteva andare via però alle 20.30 di ogni sera perché partecipava ad un torneo di calcetto e non voleva rinunciarci. Un altro si è detto interessato a farlo ma il problema era la prenotazione di una vacanza tra luglio e agosto con la sua ragazza e non poteva rinunciarci perché lei ci teneva. Un terzo, ha rinunciato perché si lavorava troppo. E tutto questo col massimo appoggio dei genitori, che erano quasi contenti di quelle rinunce perché ‘tanto non hai bisogno di fare questi lavori’ (…) 

Ravenna, Giuseppe Catapano: L’intervista. Il Presidente Assohotel: gap tra costi e retribuzioni / «Gli stranieri vanno a lavorare all’estero Da noi il problema è il cuneo fiscale».
Parla di «problema noto», ma del 2018 come «l’anno in cui le difficoltà si sono manifestate con più evidenza». Albergatori e ristoratori della Riviera fanno fatica a trovare lavoratori per la stagione estiva. Filippo Donati, presidente di Assohotel Emilia Romagna e già presidente nazionale, lo sa bene. La stagione è in corso: ci sono ancora posti di lavoro vacanti? «Io sono nella provincia di Ravenna e, nella zona costiera, i posti non occupati sono circa 350». Di quali professioni si tratta? «Mancano governanti ai piani negli alberghi, camerieri di sala, maitre e sous chef. Intanto il ministro Centinaio ha parlato di accademia del turismo, Franceschini di scuola di alta formazione turistica. Nel nostro ambiente ci sono dai 5 agli 8 operai per ogni manager, il settore è fatto di mestieri per i quali servono preparazione, formazione e strategia. Ciò che serve è formare figure di servizio per lavori umili, faticosi, ma importanti: a chi li svolge, un albergatore e un ristoratore devono il loro successo». Faticosi, troppo? «È più difficile rispetto a qualche anno fa perché la clientela è più esigente. Ma conosco colleghi che si trovano loro stessi a dare una mano in sala o in cucina. Nessuno cerca schiavi».  È una dinamica emiliano-romagnola? «No, di tutta Italia nei luoghi in cui c’è turismo stagionale. In città come Firenze è più facile reperire manodopera perché si può garantire lavoro per tutto l’anno, e anche con contratti a tempo indeterminato».  (…)

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